“Non c’è che dire: dalle nostre parti la sinistra in fatto di bizzarrìe politiche, proprio non ci fa mancare nulla. Dopo un’infinità di progetti faraonici previsti per la città, tutti saldamente ancorati alla carta nei desiderata dell’Amministrazione, ora un nuovo impantanamento: la piscina al Parco Ferrari. La soluzione per venirne fuori c’è ed è alquanto curiosa.Secondo quanto riferito dal segretario cittadino del partito, basterà dare il là al referendum nei circoli del PD e via, il gioco è fatto. In base al risultato si deciderà. E il parere di tutti i modenesi che dei circoli piddini non ne vogliono sapere mezza, che fine farà? Evidentemente ai compagni non importa”. Lo afferma in una nota il Coordinatore Vicario Provinciale del PDL Enrico Aimi che ha subito voluto rimarcare la “singolarità della posizione assunta dal partitone: secondo quanto affermato dal Segretario Cittadino – ha aggiunto – sulla piscina verrà ascoltata l’autorevole opinione degli amici del (fu) PCI-PDS-DS, come se il sì o il no fossero una questione “privata” e non di stretta competenza amministrativa; una decisione dunque del sindaco e della Giunta nell’interesse della città, previa valutazione tecnica sulla fattibilità o meno dell’opera. Ma che la decisione dipendesse dagli umori degli iscritti a quel partito (peraltro della maggioranza degli stessi) e’ francamente inaccettabile e “fuori dalla grazia” delle più elementari regole della buona amministrazione, ovviamente per non scomodare l’Altissimo? E Quanti sono gli “afecionados”? Quanti parteciperanno all’ideale gioco della torre, pardon del trampolino, piscina si, piscina no? Tra le altre cose, coi tempi che corrono, pare anche che le loro fila si siano assottigliate. Magari, poi, salta fuori una maggioranza risicata per il si o per il no: 3 gatti contro 1. Come si fa – si è chiesto ancora il coordinatore vicario del PDL – su una questione di esclusiva pertinenza dell’Amministrazione – che legittimamente può sentire chi vuole – ad imporre il diktat del partito? E perchè allora – ha concluso AIMI – non senza un filo di ironia – non sentire il parroco, il maresciallo dei carabinieri, il circolo degli ingegneri, gli studenti, gli anziani, gli arrotini e gli ombrellai? Ancora una volta, ahinoi, si è di gran lunga superato il senso del ridicolo e quello dell’opportuno. Fermo restando che con approcci di questa natura e affermazioni di questo calibro, riteniamo che il Capo del PD locale non abbia fatto un gran piacere nè alla sua città nè al suo partito”.