Sono già 174 i pullman organizzati in tutte le città dell’Emilia Romagna che giovedi’ prossimo porteranno a Bologna i metalmeccanici in occasione del corteo che si terra’ sotto le Due Torri, per iniziativa della Fiom Emilia Romgna, cui ha aderito anche la Cgil. La giornata di lotta, che precede di un giorno lo sciopero generale nazionale di 8 ore proclamato dalla Fiom, si aprirà alle 9 con il concentramento a porta Saragozza. Il serpentone partirà intorno alle 9.30 per percorrere i viali (Pepoli, Silvani, Don Minzoni, piazza dei Martiri, via dei Mille e via Indipendenza) e giungere in piazza Maggiore intorno alle 11.30 dove dal palco parleranno i leader nazionali Fiom e Cgil Maurizio Landini e Susanna Camusso, cui spettano le conclusioni.
L’iniziativa, spiega il segretario generale della Fiom Emila Romagna Gianni Scaltriti, “è una protesta contro gli atteggiamenti degli industriali di Pomigliano e Mirafiori che vogliono far passare l’idea secondo la quale dalla crisi si esce mettendo sotto scacco i diritti costituzionali dei lavoratori, come il diritto di sciopero e di organizzazione sindacale”.
“Quello che pone la Fiat – sintetizza Scaltriti – non è contrattazione, ma un diktat, che mira anche a far sparire il contratto nazionale”. Tra i temi al centro della manifestazione delle tute blu anche “un nuovo modello di sviluppo industriale, la difesa del potere d’acquisto dei salari, la lotta al precariato e il sostegno ai ricercatori”.
Quanto ai numeri della crisi, secondo i dati forniti dalla Fiom oggi a Bologna, nel 2010 in Emilia Romagna sono state registrate 61,7 milioni di ore coperte da ammortizzatori sociali (tra cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga) solo per il settore metalmeccanico su un totale di 99,8 milioni di ore. Complessivamente nel settore sono 30 mila i lavoratori interessati dagli ammortizzatori.
Quanto alle possibili ricadute della vertenza Fiat sul territorio regionale, spiega Scaltriti, “resta ancora molta preoccupazione per la Maserati e la Ferrari di Modena, ma bisognera’ capire anche cosa accade per l’indotto e la componentistica”. Di questi temi la Fiom ne parlera’ anche domani in un incontro con il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani. Un faccia a faccia che segue agli altri incontri avvenuti in queste settimane tra le forze politiche e quelle sociali.