Più alberi, aiuole con tanti fiori, un laghetto e uno spazio in erba sintetica sul prato, un tendone per giocare anche al coperto, un barbecue per pranzare all’aperto e una fontana per bere, spazi liberi per inventarsi le attività e giochi costruiti dai bambini riciclando i copertoni delle auto, come si faceva una volta, e ancora un labirinto e una casa sull’albero. Ecco come i 250 alunni della scuola elementare Don Milani di Modena vorrebbero fosse il giardino della loro scuola.
Ieri, 27 gennaio, i giovani architetti coinvolti in un laboratorio di cittadinanza attiva, che li ha invitati a riflettere su come migliorare gli spazi esterni ed interni della scuola, hanno presentato a insegnanti e genitori i loro progetti del “Giardino che vorrei”. Erano presenti anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Simona Arletti, la dirigente scolastica Cristine Cavallari, il presidente del Comitato Genitori e l’architetto Andrea Panzavolta.
“Il Giardino che vorrei” è un percorso di laboratorio, realizzato con il contributo della Fondazione cassa di risparmio di Modena e del Comitato genitori e coordinato dal Caire (Cooperativa di architetti di Reggio Emilia). Nei mesi scorso i piccoli delle scuole Don Milani hanno lavorato con gli architetti del Caire, che li hanno guidati nella scoperta del proprio spazio di vita quotidiana individuandone “tesori” e “problemi”. Si è passati poi alla progettazione su di uno spazio individuato dai bambini all’interno dell’area dell’istituto scolastico. Infine, gli alunni delle classi quinte, con la collaborazione di Agenda 21, hanno affrontato un percorso sul cambiamento climatico per arrivare a formulare le loro proposte di risparmio energetico con piccole azioni quotidiane da compiere a casa e a scuola.
“I desideri e i sogni dei bambini – ha commentato l’assessore Simona Arletti – dovrebbero essere uno dei punti di partenza per la progettazione di servizi e spazi pubblici di qualità, speriamo in futuro di avere le risorse per riuscire a trasformarli in realtà”.