Unifidi, il consorzio di garanzia più grande d’Italia per l’accesso al credito delle imprese grazie all’accordo con numerose banche, nato due anni fa dalla fusione di 16 consorzi emiliano romagnoli, ha chiuso il 2010 con un’attività nettamente superiore a quella dell’anno precedente. Nel 2010 Unifidi ha, infatti, rilasciato garanzie per finanziamenti per un importo complessivo superiore al miliardo di euro a 12.139 imprese dell’Emilia-Romagna. I finanziamenti deliberati (1.006.838.130 euro) con garanzia Unifidi fanno registrare un aumento del 16% rispetto al 2009, a fronte di un numero di pratiche approvate quasi pari al numero del 2009 (12.139 contro 12.200). Oltre al volume delle risorse erogate, il cui ammontare conferma che la crisi economica attanaglia ancora il sistema produttivo regionale, emerge che sulle oltre 12mila pratiche finanziate, circa i due terzi riguardano liquidità e consolidamento della posizione debitoria delle imprese (dilazione crediti e/o debiti commerciali; acquisto scorte di magazzino; aperture di credito in conto corrente e consolidamento di passività a breve termine). Anche il problema della riscossione dei crediti, e dei tempi di allungamento dei pagamenti, è tuttora presente e crea cosi’ ulteriori sofferenze alle aziende. Conseguentemente, prima di effettuare investimenti in nuovi impianti, ma anche per ricerca e sviluppo, gli imprenditori scelgono la strada della liquidità per poter affrontare l’attività aziendale di tutti i giorni. Le imprese della provincia di Bologna hanno ottenuto finanziamenti pari a oltre 180 milioni di euro a fronte di 2.022 pratiche approvate da Unifidi, mentre le aziende delle province di Modena e Reggio si collocano rispettivamente al secondo e terzo posto con un finanziato di oltre 138 milioni di euro ciascuna. E’, invece, la provincia di Ferrara quella che ha conseguito la minor quota di finanziamenti, con 43,7 milioni di euro a fronte di 724 pratiche approvate. “I risultati conseguiti – osserva il Presidente di Unifidi, Sergio Capatti – sono positivi e stiamo valutando la necessita’ di ampliare ulteriormente la gamma dei prodotti e le aree economiche da coprire per rendere ancora più efficiente un sistema finanziario che è sicuramente in grado di reggere sfide maggiori”.