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Bologna: affitti a canone concordato nei comuni ad alta tensione abitativa: sottoscritto l’accordo in Provincia

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E’ stato sottoscritto oggi a Palazzo Malvezzi l’Accordo Territoriale relativo ai contratti di locazione a canone concordato in attuazione della Legge 431/1998, che stabilisce regole condivise e parametri trasparenti per l’applicazione dei contratti di locazione residenziale nei comuni ad alta tensione abitativa limitrofi a Bologna, laddove cioè è più rilevante il problema abitativo.

All’Accordo hanno preso parte, oltre la Provincia di Bologna, le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini, le associazioni dei Proprietari immobiliari, i rappresentanti dei Comuni di Anzola dell’Emilia, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi e Zola Predosa.

Le condizioni previste da questo genere di contratti e disciplinate dall’Accordo Territoriale presentano vantaggi sia per i proprietari dell’immobile locato sia per gli affittuari.

I proprietari potranno beneficiare di riduzioni sia del prelievo tributario sul reddito derivante dall’affitto, sia dell’ICI sullo stesso immobile locato, come garantito dai Comuni sottoscrittori.

Gli affittuari potranno ottenere un canone concordato di affitto più vantaggioso rispetto a quello di mercato, che sarà determinato secondo parametri oggettivi relativi allo stato dell’immobile e alla sua localizzazione.

«Va dato atto alle Amministrazioni Comunali – dichiara Giacomo Venturi, Vice Presidente della Provincia con delega alle Politiche Abitative – di aver saputo coniugare anche in questo caso le complesse esigenze dei propri Bilanci con la necessità di dare una risposta alla domanda abitativa, garantendo, nella stragrande maggioranza dei casi, l’azzeramento dell’ICI per gli immobili locati a “canone concordato”».

«Si tratta di uno sforzo positivo e opposto – continua Venturi – rispetto alla manovra iniqua che il Governo Nazionale sta compiendo col Decreto sul Federalismo, laddove, introducendo la così detta “cedolare secca”, vanifica gli accordi come quello siglato oggi, eliminando di fatto la possibilità di locare alloggi a prezzi inferiori a quelli di mercato, aggravando la già drammatica condizione di chi oggi è in emergenza anche a causa della crisi economica. Con un solo colpo – conclude Venturi – il Governo vuole mettere la parola fine anche ad esperienze come la nostra Agenzia Metropolitana per l’Affitto, uno sforzo autonomo che, in assenza di risorse Statali, cerca di dare risposte a quanti oggi chiedono una abitazioni a prezzi accessibili».

Il testo dell’Accordo siglato oggi, unitamente a tutte le informazioni accessorie,sarà disponibile presso tutte le sedi delle Organizzazioni Sindacali degli Inquilini, delle Associazioni dei Proprietari immobiliari, e dei Comuni aderenti.