Scorrendo fra le carte in mio possesso, ho ritrovato un dato dello scorso anno di ATCM: la perdita d’esercizio del 2009 fu di 3.656.446 euro, che la stessa ATCM imputava già allora ai tagli dei finanziamenti pubblici, ma soprattutto al calo nel 2009 dei viaggiatori trasportati (-5,9%) nel 2009, agli effetti dovuti alla cessione ad altro gesto del servizio sosta di Modena, alle perduranti perdite del servizio di car sharing, dismesso solo nell’aprile del 2010. Tutto questo non faceva che aumentare la perdita d’esercizio già prevista comunque per il triennio 2009-2011. Mi chiedo: possibile che di fronte a questi dati, ovvero ad una gestione di ATCM che ha tanti errori da imputarsi, oggi si ritenga davvero che il rialzo dei biglietti possa imputarsi ai tagli del governo? Un’azienda che sostiene un progetto fallimentare come il car sharing, che ha succhiato risorse, che ha perso quote di utenti, non ancora recuperate (solo un 2,5% lo scorso anno) e poi si ritrova ad aumentare di tanto il biglietto, può davvero ripulirsi in questo modo la coscienza?
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)