C’è un’interrogazione urgente in Regione in merito al caso della donna deceduta a Modena dopo l’estrazione di un dente, tra le priorità del Consigliere Regionale del PDL Enrico Aimi.”Considerata la drammaticità dell’accaduto e quanto emerso nelle ultime ore in merito alla suddivisione in emergenza extraospedaliera delle centralizzazioni dei pazienti tra i due ospedali cittadini – ha osservato l’esponente pidiellino – ci accingiamo a chiedere le opportune e urgenti spiegazioni all’Assessorato competente. Senza voler entrare dettagliatamente nel merito delle eventuali responsabilità, siamo certi che la magistratura saprà fare chiarezza sull’accaduto. In particolare con l’interrogazione intendiamo comprendere se corrisponde al vero che, un caso di media gravità (con, protocolli alla mano, una funzione vitale compromessa), possa essere serenamente trasportato in un ospedale non necessariamente vicino. Ma soprattutto – ha aggiunto il vicepresidente provinciale del PDL – vogliamo capire se si sarebbe potuta salvare una vita, risparmiando quella manciata di minuti che, spesso, nelle urgenze può fare la differenza. In attesa delle risposte che certamente non tarderanno ad arrivare, una cosa è invece già decisamente chiara: la consueta arroganza con la quale i vertici delle istituzioni modenesi hanno replicato alle tematiche sollevate dal Primario del Pronto Soccorso del Policlinico di Modena.
Ancora una volta – ha osservato Aimi – da sinistra si risponde con il consueto “così è se vi pare, e anche se non vi pare, che vi piaccia o no”. E se qualcuno la pensa in maniera diversa, meglio che non apra bocca e stia zitto, magari facendosi da parte. Singolare, dunque, che proprio dall’area politica da cui sgorgano a cadenza quotidiana piccole lectio magistralis di democrazia e dove si sventola la Costituzione un giorno sì e l’altro pure, ancora una volta e senza tema di smentita, qualcuno abbia scelto di sbattere la porta in faccia a chi ha sollevato quesiti e critiche che riteniamo meritevoli di risposte argomentate e degne di approfondimenti. Un altro bell’esempio insomma di (in)coerenza pura. Evidentemente – ha concluso AIMI – certi esponenti politici sono ancora intimamente legati ad un vecchio modo di fare politica che, di fronte all’esternazione anche al più che legittimo dubbio, sono piccati e infastiditi . Forse perchè chi legittimamente ha posto un problema, che in fondo riguarda la salute di tutti, si chiama Daniele Giovanardi ed ha come primaria responsabilità quella di essere fratello del più noto Carlo, pericoloso esponente pidiellino. Una responsabilità per contagio parentale che un tempo, soprattutto da queste parti, avrebbero risolto con ben altri e più sbrigativi metodi”.