E’ raccapricciante leggere che Francesca Carlotti, capogruppo della Lega Nord, ci attacchi per quello che risulta essere, chiaro agli occhi di tutti, un errore di un operaio nello svolgimento della sua mansione, al quale tra l’altro è stato posto immediatamente rimedio. Il tempismo però della candidata Carlotti nasconde la sua malafede; lei che non ha mai lavorato in vita sua e che, da buona leghista, il tricolore se lo porterebbe in bagno per farne ben altro uso, si permette di ironizzare sul nostro patriottismo.
Che venga a discuterne in Consiglio Comunale di patrioti e dell’attaccamento alla nazione invece di scappare a gambe levate come ha fatto lunedì sera quando si discuteva del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Oppure che spieghi ai Castellaranesi perché lei in Consiglio Provinciale ogni qualvolta vengono suonate le note dell’inno di Mameli esce polemicamente dall’aula. Il ridicolo poi lo ha toccato il 7 gennaio, in occasione dell’anniversario del tricolore, quando e’ uscita dal teatro comunale a Reggio Emilia all’ingresso del Presidente della Repubblica…. Porre rimedio ad una inversione di colori è un lavoro di pochi minuti, rimediare ai danni che fanno questi personaggi è un lavoro decisamente più impegnativo.