La narrazione teatrale è andata in scena per la prima volta il 12 febbraio scorso, riscuotendo un grande successo di pubblico, tanto che l’amministrazione comunale di Riolunato non ha esitato ad accogliere dopo poco più di un mese la replica dello spettacolo. La magica atmosfera teatrale farà di nuovo un salto indietro nel passato di oltre sessant’anni, tra ricordi personali e memorie collettive. Si tratta di una narrazione teatrale uscita dalla mano di Davide Riccio, scrittore e interprete del progetto. Guglielmo Lugli, detto Elmo, unico personaggio a entrare in scena oltre al narratore Riccio, prenderà vita grazie alle parole e ai gesti di Riccio, che servendosi soltanto di una giacca, un cappello, un bastone e una maschera, racconterà di un’esistenza vissuta in Appennino, uno spaccato di quotidianità semplice e comune, ma al tempo stesso troppo spesso dimenticato, fatto di un’infanzia vissuta all’insegna del lavoro nei campi e del tempo per il gioco rubato, e di una maturità sopraffatta dagli orrori della Seconda guerra mondiale. Quello che emerge è un frammento di storia locale e nazionale visto dagli occhi e dal cuore di un contadino ormai anziano, dove tra i ricordi di una vita e le emozioni stroncate si fanno spazio le vicende di un’Italia spaccata e divisa tra l’occupazione nazifascista e l’esercito alleato. Ad accompagnare la voce dell’attore, le note in sottofondo prodotte dal musicista Fabio Santi. Il racconto teatrale ha tratto ispirazione dalla nonna materna di Riccio, preziosa testimone di quasi un secolo di vita montanara, che negli anni ha passato al nipote un bagaglio di esperienze e sentimenti, che hanno permesso a questo spettacolo di prendere vita.
DAVIDE RICCIO
Ha seguito studi psicopedagogici, pratica e insegna karate-do shotokan e shiatsu. Crea Gestus – cantieri teatrali, attivando e dirigendo laboratori di teatro gestuale. Crea e interpreta un personaggio stravagante a metà fra il mimo ed il clown “Sun Moon”. Attua spettacoli narrativi per bambini e adulti; i più importanti: “Sun Moon e la magia della voce”, spettacolo per bambini e genitori; “Elmo, storia che fu di un giovane contadino fra la guerra”, spettacolo per adolescenti ed adulti. Forma”Gestus”, una compagnia che raccoglie differenti artisti e discipline, nell’ambito della ricerca performativa. Dalla tenera età si intrattiene per lungo tempo nell’osservazione dei comportamenti degli animali, mimandoli, e si diverte nell’imitare i movimenti gestuali di tutte le persone che incontra. Negli anni questa passione si fa sempre più urgente, a tal punto da spingerlo a frequentare laboratori che si occupano del teatro gestuale e della commedia dell’arte. Tramite l’incontro con Matteo Destro e Alay Arzelus Makazaga (teatro Larven di Padova), viene introdotto nel mondo affascinate della pedagogia di Jacques Lecoq. Un’altro incontro fondamentale è quello con l’attore regista pesarese Matteo Giardini, con il quale entra nel vivo del teatro della parola e approfondisce tematiche legate alla “macchina attoriale” Inoltre fa conoscenza con la romana Manuela Giovagnetti, danzatrice butoh, con la quale scambia esperienze inerenti a questa forma di danza gestuale, riconoscendo nel butoh una forma espressiva molto famigliare, insita nel dna di Riccio.
FABIO SANTI
Ha frequentato l’istituto musicale pareggiato “Tonelli” di Carpi (MO) per 7 anni, indirizzato allo studio del Pianoforte. Frequenta l’ultimo anno dell’accademia di musica moderna di Modena per lo studio del “canto moderno”. Grazie ad una predisposizione musicale genetica tramandata da genitori e nonni, le doti artistiche sono sbocciate a pochi anni di vita. Le potenzialità e la passione per la musica lo hanno spinto ad intraprende la strada dell’arte dei suoni. Il primo vero strumento che ha usato è stato la chitarra e Tramite un corso specifico, ha imparato a suonarla ad un livello base. In seguito ha iniziato a creare le prime melodie su una tastiera e, poichè vantava un’ottima disinvoltura, non ha potuto mancare un corso privato di pianoforte con il professore Joel Giordani, il quale, notando in lui una notevole capacità, lo spinse a frequentare gli studi di Conservatorio. Per l’appunto, all’età di 14 anni inizia ad intraprendere tali studi presso l’istituto musicale pareggiato A.Tonelli di Carpi (MO), dove supera l’esame di ammissione con il massimo dei voti. Da quel momento la passione si trasformò in un vero e proprio lavoro.
Attualmente svolge la professione di musicista tramite: serate di pianobar, è in oltre tastierista e cantante di un live group, accompagnatore musicale in occasione di matrimoni, compositore ed arrangiatore, musicista di teatro.
Appuntamento a sabato 26 marzo alle 21 al Teatro comunale di Riolunato.