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Mazzi (PDL) sulle nomine CdA Hera

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“Si rinnova il Consiglio di amministrazione di Hera e la corsa alle poltrone d’oro della multiutility è ormai allo sprint finale. Favoriti i soliti noti, tutti rigorosamente con casacca PD”. Non le manda certo a dire Dante Mazzi, capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale a Modena, intervendo sulla vicenda sulle nomine del Cda di Hera.

“La posta in palio è alta e le diverse fazioni si contendono il tesoro senza esclusione di colpi. Unica cosa certa è che i tre rappresentanti che verranno scelti dovranno garantire gli equilibri interni del PD. E’ l’ennesima conferma dello stretto connubio modenese tra affari e politica e del grande conflitto di interessi che grava sui cittadini-utenti-sudditi.

Nell’aprile 2008, all’indomani della fusione di Sat in Hera, per favorire la partecipazione dei nuovi soci ci fu un accordo tra Pighi e i Sindaci del comprensorio ex Sat (Sassuolo, Fiorano, Maranello, Formigine e Serramazzoni) affinché fosse indicato un rappresentante di questi ultimi tra i tre componenti modenesi nel Cda di Hera per il triennio 2008-2011. L’allora Sindaco di Sassuolo Pattuzzi scelse Ferruccio Giovannelli, all’epoca suo Vicesindaco.

Se da un lato è vero che la rappresentanza ex Sat doveva essere garantita solo per il Cda nel triennio 2008-2011, è anche vero che sono ancora attuali le motivazioni per cui era stata concessa: garanzia del presidio territoriale, commerciale e industriale in un ambito di riferimento per lo sviluppo delle energie rinnovabili e della cogenerazione industriale. Nel frattempo è però cambiato il colore politico della Giunta di Sassuolo e per un candidato proposto legittimamente e a pieno titolo dal Sindaco Caselli non ci potrà essere posto nella lista di Pighi, che è il socio di maggioranza nella compagine societaria pubblica.

Non resta quindi che confidare in un ravvedimento operoso dell’ultima ora, anche alla luce dei proclami del PD, che solo poche settimane fa ha dichiarato di rendere trasparente il percorso delle nomine pubbliche. La presentazione dei tre rappresentanti per il Cda di Hera è un importante banco di prova per verificare se il PD ha veramente voltato pagina, lasciandosi alle spalle la vecchia politica. Questa è l’occasione buona per l’annunciato pluralismo nell’interesse di tutti. Sindaco Pighi: se non ora, quando?”