Ci sono persone, probabilmente comunitarie che vivono nelle tende ai margini della città. E – sempre probabilmente – fra questo stato di cose e l’accattonaggio in giro per la città c’è un forte legame. Tutte questioni di ordine pubblico che possono essere competenza della polizia municipale. E di conseguenza delle priorità indicate dall’amministrazione. Invece il Sindaco preferisce attribuire le responsabilità alla Bossi-Fini, e alzare le mani dicendo che anche a Roma ci sono gli stessi problemi, come se Modena fosse una grande metropoli confrontabile, e che sono problemi connaturati alle società moderne. Dobbiamo quindi aspettarci una resa incondizionata aglieventi? E poi dov’è finita la Modena che accoglie, la Modena del welfare che mangia più della metà delle risorse, da sempre esaltata dalla sinistra? La superiorità antropologica dov’è finita? Quando Modena ha una difficoltà ormai ci sentiamo sempre dire: così fan tutti, da Verona a Roma. E alloradov’è questa differenza? Vogliamo cominciare a dire che di fronte ai problemi anche la sinistra si arrabatta come gli altri? Che la smettano una buona volta di guardare gli altri dall’alto al basso.
Che l’accattonaggio forse non sia estirpabile completamente può essere una verità, che ci siano dietro meccanismi di sfruttamento, e persone che vivono in condizioni disperate, però non penso sia accettabile, e credo che un’amministrazione dovrebbe farsene carico. Non alzare le mani e arrendersi.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)