Home Modena Sicurezza, il Pd modenese: “Ancora nessuna risposta da Maroni”

Sicurezza, il Pd modenese: “Ancora nessuna risposta da Maroni”

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Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Paolo Trande ha presenziato questa mattina alla firma del Patto per Modena sicura tra la Prefettura e il Comune di Modena. Ecco il suo commento alle dichiarazioni del ministro dell’Interno Maroni.«Speravamo che la firma del Patto per Modena sicura tra Prefettura e Comune di Modena non fosse solo un atto formale ma l’occasione per un impegno concreto, da parte del ministro Maroni, nei confronti della città e delle sue istituzioni. Nulla di tutto questo.

Mentre il Comune di Modena continua ad assumere agenti di polizia municipale, il Ministro dell’Interno dichiara: “non servono sempre più soldi” e “sarà la cabina di regia a determinare il fabbisogno di uomini”. Il ministro ci rimanda, come è scritto nel patto, a “finanziamenti che dovessero rendersi disponibili”. Ovvero a tempi indefiniti, senza alcuna certezza. Ai modenesi il titolare del Viminale è venuto a dire che i nostri organici delle Forze di Polizia, fermi al 1989, rimarranno tali (Lo ripetiamo: mancano, rispetto alla pianta organica, 70 poliziotti, 70 carabinieri, 60 agenti della Finanza, 65 agenti di polizia penitenziaria, 35 vigili del fuoco).

Ben altra sollecitudine ha dimostrato il governo nei confronti di Comuni e Province governate da Pdl e Lega. Come nel caso di Asti, Prato, Como, Roma e via dicendo. Esempio di quanto l’esecutivo sia strabico nel distribuire le forze di polizia ma anche di come in questo Paese ci siano ormai figli e figliastri, a seconda del colore politico e della fedeltà al governo.

La passerella modenese odierna poteva costituire una buona occasione anche per chiarire meglio cosa accadrà a Modena con i migranti ai quali il Ministro ha dato un permesso temporaneo di soggiorno di 6 mesi. Quanti? Quali? Chi paga? Andranno in Veneto? In Piemonte? In Lombardia? Anche su questo nessuna risposta.

E sul Tribunale, dove mancano ben 55 unità di personale amministrativo? Idem, come sopra. Con l’aggravante che, se dovesse passare la sciagurata proposta di legge sulla prescrizione breve – vera soluzione finale per i guai giudiziari del premier (altro che riforma epocale!) – andranno liberi stupratori, rapinatori, bancarottieri, truffatori, corruttori e tanti altri responsabili di delitti odiosi. E tutto per salvare un solo uomo».