“Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. E così, a furia di dibattere su fantasmagorici progetti per una nuova piscina nella nostra città, con tanto di canali per poter andare in canoa, l’Amministrazione di sinistra se n’è trovata una “bella” e gia’ pronta, direttamente in centro storico. Con una sostanziale differenza, però: di olimpionico qui ci sono solo l’ulteriore figuraccia per la nostra città e il suo cuore pulsante (seppur parecchio stanco) e i danni provocati a tante attività commerciali. Con l’ennesimo triplo carpiato con doppio avvitamento della sinistra, terminato con una spanciata in trenta centimetri d’acqua”. Lo afferma in una nota il Consigliere regionale Enrico Aimi, vicepresidente provinciale del PDL, intervenuto per porre l’accento sulle “incredibili immagini che abbiamo dovuto vedere al nostro risveglio sabato mattina, con addirittura la protezione civile al lavoro per tentare di arginare, oltre all’acqua, i danni provocati alla citta’ da strutture e tubature che definire vetuste – dati alla mano – è quasi un eufemismo. E qui – ha subito aggiunto l’esponente pidiellino – arriviamo al punto: ma è possibile che tutto d’un tratto si scopra che sotto le nostre case, i nostri uffici, i nostri negozi, scorrono per chilometri condotte risalenti addirittura all’anteguerra, precisamente all’epoca del Duce, correva l’anno 1936? Un bel record aver resistito fino ad oggi, ma non e’ mai venuto in mente a nessuno, in particolare con quel che paghiamo di bolletta, di adeguare o comunque manutentare le strutture della rete idrica del centro storico. Solo rattoppi? Singolare politica per un’amministrazione che organizza gli stati genereali, ulula una politica degli annunci e ci fa sognare di esser americani! Ed è possibile che mentre non pochi esponenti di sinistra si affannano a filosofeggiare da anni di progetti marziani – tutti poi puntualmente rimasti irrealizzati – la nostra città rischia di sprofondare nell’incuria ormai dilagante, per non dire allagante? Tutto ciò è semplicemente incredibile e disarmante. Ci chiediamo dunque se Comune ed Hera abbiano già provveduto ad una revisione di tutte le tubature per evitare altri spiacevoli inconvenienti in futuro? Se così non fosse, lo auspichiamo fortemente e in tempi rapidi. Meglio mettere in soffitta pagaie e canoe e tuffarsi nella risoluzione delle vere priorità che Modena reclama – e da tempo – a squarciagola. Anche perché – ha poi rincarato Aimi – le immagini che si sono materializzate dinanzi agli occhi dei modenesi sabato mattina, sono l’esatta fotografia dello stato dell’arte del centro storico. Una cartina di tornasole, tanto perfetta quanto amara e sconvolgente, di cui i modenesi sono ormai stanchi: settant’anni di vita e di politiche all’insegna della fantasia (nautica) al potere sotto la cappa asfittica della sinistra – ha concluso – hanno lasciato il loro segno più che evidente. E non solo sulle tubature. Un ultimo telegramma per il primo cittadino, in merito agli elogi a volontari della protezione civile comunale, ai lavoratori e tecnici del servizio di manutenzione del comune, alla polizia municipale, fatti con un comunicato stampa – cui ovviamente ci associamo – solo una dimenticanza: magari le scuse a commercianti e residenti per i disagi non ci stavano male”.