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Sassuolo: firmato protocollo intesa per T.S.O. e A.S.O.

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E’ stato sottoscritto questa mattina, in sala Giunta, alla presenza del Sindaco Luca Caselli, del Vicesindaco Gian Francesco Menani e del Comandante della Polizia Municipale Stefano Faso, per l’Amministrazione Comunale, della Direttrice del Distretto sanitario Francesca Novaco e del Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Fabrizio Starace, per l’Azienda Usl di Modena, il “Protocollo d’intesa in materia di procedura d’accertamento sanitario obbligatorio (ASO) e trattamento sanitario obbligatorio (TSO)”.

“Si è trattato – ha commentato il Comandante della Polizia Municipale di Sassuolo Stefano Faso – di ufficializzare quella che è sostanzialmente una buona prassi che la Polizia Municipale di Sassuolo mette in pratica da tempo per svolgere un utile servizio alla cittadinanza”.

Il protocollo, infatti, è stato redatto e firmato al fine di coordinare l’attività necessaria per rendere esecutivo il provvedimento amministrativo con cui è disposto un ASO e un TSO eseguiti dal personale sanitario medico e infermieristico e dalla Polizia Municipale per le proprie rispettive competenze.

“L’Ordinanza del Sindaco – si legge nel protocollo- ha carattere di provvedimento amministrativo diretto alla generale tutela, sotto il profilo sanitario, dell’interesse della collettività alla salute. Nella fase di attuazione di un’Ordinanza sanitaria il Comune conserva uno specifico interesse alla corretta esecuzione e quindi un potere – dovere di vigilanza da attuarsi tramite il Corpo di Polizia Municipale. Le competenze e responsabilità d’ordine sanitario non possono essere sospese o surrogate dall’intervento della Polizia Municipale; durante l’esecuzione di un’Ordinanza il personale sanitario continua ad essere titolare di un ruolo tecnico finalizzato alla tutela della salute del paziente sottoposto a provvedimento, all’adozione delle modalità più idonee al rispetto e alla cura della sua persona, nonché al recupero di un eventuale consenso. L’intervento della Polizia Municipale non può ritenersi eventuale, ma contestuale a quello del personale sanitario nella distinzione chiara dei rispettivi ambiti di intervento.

In presenza dell’esigenza dell’adozione di un’ordinanza di Accertamento Sanitario Obbligatorio: il medico (un singolo medico del CSM, un medico di medicina generale, un medico di continuità assistenziale) dopo avere redatto la proposta motivata ne informa il Centro Salute Mentale e, telefonicamente, il Servizio di pronto intervento della Polizia Municipale anticipando, via fax, ogni volta che sia possibile, il certificato medico, per l’emissione della relativa ordinanza.

Tale provvedimento sarà da eseguirsi presso i luoghi indicati sulla certificazione medica e riportati sull’Ordinanza (ambulatorio, domicilio, Pronto Soccorso dove è comunque attivabile una consulenza psichiatrica nelle 24 ore).

E’ compito della Polizia Municipale rintracciare il destinatario dell’ASO.

All’esecuzione dell’ordinanza provvede la Polizia Municipale unitamente al personale sanitario.

Ai fini dell’emissione di un’ordinanza di TSO occorre la certificazione medica da parte del medico proponente che deve poi essere convalidata da parte di un secondo medico. Il medico proponente prima di redigere la certificazione di proposta di TSO deve verificare personalmente e direttamente la situazione, senza desumerla solo da notizie anche dettagliate fornite da terzi; la stessa procedura vale anche per il medico convalidante la proposta.

Al sorgere delle condizioni che fanno supporre l’esigenza dell’adozione di un’ordinanza di Trattamento Sanitario Obbligatorio: il personale medico attivato, al fine di richiedere l’adozione di un congruo provvedimento sanitario, informerà telefonicamente il pronto intervento della Polizia Municipale anticipando, via fax, ogni volta che sia possibile, i certificati medici, per l’emissione dell’ordinanza; la Polizia Municipale ed il personale sanitario in collaborazione dovranno garantire un intervento sul posto dell’evento nel più breve tempo possibile dalla richiesta da parte di uno dei soggetti, per tutelare la corretta ed adeguata esecuzione del trattamento, rispettando e tutelando tutti gli aspetti sanitari e di sicurezza dell’utente, del personale, dei famigliari e/o cittadini intervenuti; il personale della Polizia Municipale dovrà garantire la sicurezza del paziente, del personale intervenuto, nonché di terzi richiedendo, se del caso, la collaborazione di altre Forze dell’Ordine ed utilizzando i mezzi in dotazione necessari a tale fine”.