E’ stato un risultato su cui riflettere seriamente, per noi del PDL. Sebbene a Modena il risultato non sia stato negativo, in generale, non c’è stato nulla di esaltante per il partito a cui appartengo. Questo spero apra una nuova stagione perché si possa creare una struttura forte, in grado di recuperare il terreno perduto. Ma se il PDL piange, non capisco perché il PD abbia tanto da ridere. Finito il momento dell’ovvio “sfottò” post elettorale, bisognerebbe fare un bagno di onestà, e capire che già nel 2009 il PD ha vinto perché c’era una cosa che si chiamava “sinistra per Modena”, poi confluita in SEL. E che a Milano il candidato scelto dalla nomenclatura, ha perso le primarie. Infine a Napoli, il PD è – almeno formalmente – all’opposizione, non avendo portato il proprio candidato al ballottaggio.
Dunque come vittoria mi pare quanto meno originale. Se a questo aggiungiamo che De Magistris continua a dire: “abbiamo liberato Napoli”, allora chiedo: da chi? Forse da chi governa da 20 anni? Ovvero la sinistra? Insomma, se tutti facessimo, localmente, e a livello nazionale, una sincera riflessione su cosa è mancato, sul perché i due più grandi partiti faticano a trovare candidati all’altezza, e sul perché vincano gli outsider, forse ne guadagnerà la politica, e con essa la credibilità di tutti noi, a tutti i livelli. Vogliamo farlo?
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere provinciale – PDL)