“Altro che guerra dei roses: lo scenario che si sta profilando a Modena sul piano del commercio, con stoviglie e stracci che librano nell’aria leggiadri come rondini, sta andando ben oltre, con una lotta intestina e tutta interna alla sinistra che ha quasi dell’incredibile. E nel teatrino delle meraviglie, ora registriamo addirittura la discesa in campo di Coop Estense che, silurando con un secco “niet” l’ipotesi di aprire due nuovi centri commerciali, ha di fatto gettato la maschera, mandando alle ortiche i sogni di gloria di non pochi esponenti politici che, sia in Provincia che in Comune, si erano sperticati con non poca creatività nel goffo tentativo di sostenere che questi due Iper avrebbero rappresentato “una grande opportunità” per la città. Alla faccia dei tanti commercianti che dinanzi a questo scenario rischiano di esalare – professionalmente ed economicamente parlando – l’ultimo respiro”.
Così il Consigliere Regionale Enrico AIMI, vicepresidente provinciale del PDL, che ha subito aggiunto: “Così come avevamo sostenuto in tempi non sospetti, il nuovo piano commerciale, ma soprattutto l’intenzione di aprire a Modena (nuova “ipermarket valley” italiana) due nuovissimi centri commerciali, si sta rivelando l’ ennesima gaffe. E dunque la sinistra, che per le pessime figure ha un’infatuazione da guiness, è ora costretta a spingere a tavoletta sulla retro, attorcigliandosi su sé stessa e continuando a sprofondare tra le proprie ridicole contraddizioni. Alle legittime e condivisibili proteste e levate di scudi dei piccoli commercianti e delle associazioni di categoria, fa da eco e contraltare la discesa di Coop Estense che pesa e peserà come un macigno. Peccato – ha rincarato AIMI – che ancora una volta il nocciolo della questione, ovvero la salvaguardia di tante piccole attività, sia finito nel retrobottega dell’ideale lista delle priorità: pare infatti che Coop sia scesa in campo non tanto per tutelare il commercio al dettaglio ma per marcare il territorio e scongiurare l’ipotesi che altri players, privi della targhetta coop, potessero azzardarsi ad infilare un piedino dalle nostre parti.
Dunque, meglio far saltare il tavolo, con buona pace di chi nelle ultime settimane con non poca fantasia si era avventurato nel sostenere l’insostenibile. Ed ora, che accadrà? Con ogni probabilità – ha osservato – sotto una continua girandola di ceffoni, assisteremo a nuove puntate di questa guerriglia sotterranea tra correnti e correntine. A sinistra infatti, e a Modena lo sappiamo bene, in molti hanno agguantato il potere (anche economico) e a mollarlo non ci pensano nemmeno. Un po’ come quegli alpini che, nonostante il tempo della “naja” sia passato da quel pezzo, vanno ancora in spiaggia col cappello in testa. Orizzonte particolarmente sereno e idee chiare – ha poi concluso AIMI non senza ironia – anche per quanto riguarda le modifiche al piano e i nuovi progetti: tireranno la monetina e decideranno il da farsi”.