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Oggi la prima riunione del Consiglio comunale di Bologna

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Si è riunito oggi pomeriggio, per la prima volta dopo le elezioni del 15 e 16 maggio – e dopo 16 mesi di inattività in seguito al commissariamento del Comune – il nuovo consiglio comunale di Bologna. Nel suo intervento di saluto, il neosindaco Virginio Merola ha presentato ai consiglieri la sua giunta – cinque uomini e cinque donne, d’età compresa fra i 27 anni e i 58 anni – spiegando i criteri che lo hanno portato alle scelte degli assessori.

“Care consigliere e cari consiglieri, care cittadine e cari cittadini, cari familiari e cari amici. Oggi si insedia il nuovo Consiglio comunale eletto dai cittadini elettori, e tra breve si insedieranno i nove Consigli di Quartiere. L’elezione diretta del sindaco e del Consiglio individua con precisione la rappresentanza della volontà popolare. La Giunta è un organo esecutivo nominato per legge dal sindaco, che dipende dal sindaco e dal vicesindaco, e che non esprime per legge alcun ruolo di rappresentanza, se non quella indiretta attribuita per deleghe dal sindaco. Ritengo giusto sottolineare l’importanza del ruolo del Consiglio, il suo potere di indirizzo e di controllo, il ruolo di rappresentanza della volontà del corpo elettorale, e di riferimento per le istanze e la partecipazione dei cittadini. Questo Consiglio è rinnovato nella sua composizione ed esprime una maggiore presenza di consigliere rispetto al passato. Presenza alla quale ha contribuito in modo determinante anche l’attuale opposizione. Questo fatto è una condizione importante di partenza per la costruzione della buona politica di cui abbiamo bisogno, che è prima di tutto sintonia con la situazione demografica e sociale della nostra città. Generi e generazioni sono ben rappresentati nell’attuale Consiglio. Resta aperta la questione delle rappresentanze delle genti, dei nuovi cittadini, questione sulla quale avremo modo di entrare nel merito con la discussione sul programma di mandato.

Voglio sottolineare il risultato personale di alcune consigliere di maggioranza e di opposizione, e il fatto importante che finalmente la nostra città ha una presidente e una vicepresidente del Consiglio donna. Questo risultato è significativo per il nuovo inizio di cui abbiamo bisogno nel rapporto con la nostra città.

Voglio in questa occasione inoltre esprimere un particolare apprezzamento per il risultato personale del consigliere Maurizio Cevenini. Cevenini ha dimostrato sul campo che la politica può e deve essere popolare, e che la popolarità non significa per forza cedere alla volgarità, al chiasso, alla rinuncia di un uso rispettoso e corretto della parole e dei giudizi, anche di parte. La buona politica è anche rinnovata capacità di provare a dare l’esempio, di precedere e non sempre solo assecondare umori e atteggiamenti, in nome di una malintesa e fuorviante vicinanza ai cittadini. Noi non siamo diversi dai cittadini, ma per essere loro rappresentanti “autentici” dobbiamo sapere esercitare con responsabilità la nostra libertà di cittadini e di amministratori eletti. Mi rivolgo a Cevenini con una particolare disposizione d’animo: quella di un sindaco che parla a Maurizio come al sindaco che avrebbe potuto precederlo. Non solo per il suo incontrovertibile apporto elettorale, ma per le sue specifiche caratteristiche e qualità che sono sicuro ne avrebbe fatto un buon sindaco e che oggi lo rendono protagonista importante, insieme a tutti voi, consigliere e consiglieri, della rappresentanza democratica della nostra città.

La Giunta che oggi vi presento sarà operativa in senso deliberante da domani. E’ un atto di rispetto verso il Consiglio che riteniamo dovuto, al di là di quanto prevede la legge. I criteri che mi hanno permesso di nominare la Giunta in 72 ore e quindi di “affrettarmi lentamente” sono i seguenti.

Il primo criterio – ha detto Merola – è costruire fin da subito l’indipendenza del sindaco. Sono orgoglioso di appartenere al mio partito, ma un sindaco eletto deve saper rivolgersi a tutte le parti politiche e soprattutto deve sapere mettere al centro del proprio operato la volontà di lavorare con il corpo intermedio associato della città, con il pluralismo associativo che bene caratterizza la nostra comunità e che ha resistito in questi anni alle difficoltà della politica bolognese. Un sindaco deve avere anche la capacità di stare tra la gente, con capacità di ascolto e con capacità di costruire un percorso democratico di decisione.

Il secondo criterio è il rinnovamento generazionale, perchè un inizio adeguato nella nostra città deve fondarsi sulla comune volontà di affidare la guida del futuro che vogliamo raggiungere alle nuove generazioni.

Il terzo criterio è premiare e valorizzare il merito e le capacità, espresse da assessori iscritti o non iscritti a un partito. Quarto punto, ma non ultimo, per me importantissimo, un adeguato equilibrio di genere nella composizione della Giunta”.

“Spero che con il vostro aiuto la città potrà avere assessori appassionati e competenti nei fatti, e un sindaco normale, capace di circondarsi di persone migliori di lui. Da parte mia posso solo riconfermarvi che è la Giunta che ho sempre sognato”.

Dopo la convalida all’unanimità del sindaco e dei consiglieri comunali proclamati eletti a seguito delle consultazioni elettorali del 15 e 16 maggio, la consigliera Simona Lembi è stata eletta all’unanimità con 36 voti favorevoli e 1 astenuto (la stessa Lembi) presidente del Consiglio comunale e Paola Francesca Scarano è stata eletta, sempre all’unanimità, 36 voti favorevoli e 1 astenuto (Scarano) vicepresidente del Consiglio comunale.

La seduta è proseguita con il giuramento del sindaco Virginio Merola che ha prestato davanti al Consiglio il giuramento di osservare lealmente la Costituzione Italiana. Il sindaco ha poi dato lettura dei componenti della giunta e delle loro deleghe.

E’ stata successivamente eletta la Commissione Elettorale Comunale, con questo risultato: membri effettivi i consiglieri Barcelò (PD), Cipriani (lista Amelia per Bologna) e Gattuso (PDL); consiglieri supplenti Marchesini (PD), Caviano (IDV) e Cocconcelli (Lega Nord).