Che i musei non piacciano ai giovani e agli studenti è tutto da dimostrare, specialmente come quando gli itinerari sono creati apposta per affascinare e coinvolgere il pubblico dei più giovani come accade a San Martino in Rio.
L’anno scolastico proprio ora in chiusura ha infatti fatto stabilire un record molto positivo per il Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale sito nella Rocca Estense, che a fronte dei 2957 studenti, approdati alle attività nell’anno scolastico 2009/2010, ha visto un incremento davvero significativo nell’anno 2010/2011, con una crescita di oltre il 30% dei piccoli visitatori, per un totale di 3891 utenti tra alunni e insegnanti, a cui vanno ancora aggiunte le visite organizzate per la terza età e che portano le escursioni alla scoperta del mondo agricolo a 4006 (+ 35% circa) presenze.
Il Museo ha infatti instaurato in questi anni preziose collaborazioni con le Scuole, con la Casa di Riposo, con la Biblioteca Comunale e con la ditta Impronta Ceramiche Italgraniti, per la realizzazione di percorsi adatti ad un pubblico specifico con differenti esigenze, costruendo progetti di valorizzazione culturale, sociale e territoriale.
I dati
Tutti gli ordini e gradi di scuola hanno partecipato, durante l’anno scolastico, alle attività proposte da Milena Semellini all’interno del Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale e delle sale della Rocca: 6 classi di Nidi d’infanzia per un totale di 112 bambini; 70 classi delle Scuole dell’Infanzia, per un totale di 1616 bambini; 79 classi della Scuola Primaria, per un totale di 1943 bambini; 10 classi della Scuola Secondaria di primo grado, per un totale di 220 bambini.
Ai 3891 ragazzi delle scuole vanno poi aggiunti altri 115 visitatori provenienti dalla Casa di Riposo del territorio, per un totale, quindi, di 4006 persone.
“Il significativo incremento nell’attività del Museo – afferma Milena Semellini, responsabile del Museo– è da ricondurre alla grande collaborazione attuata nell’attività con le scuole. Collaborazione che è andata dall’elaborazione di attività tematicamente costruite sulla programmazione scolastica, al supporto nel trasporto dei ragazzi tra scuola e museo. In questi anni di estrema crisi per le scuole, e dopo anni di esperienza, abbiamo infatti ben chiare quelle che sono le esigenze degli insegnanti e le curiosità dei bambini, ed insieme siamo stati in grado di trovare percorsi ottimali di valorizzazione e fruizione. Tengo inoltre a precisare che il Museo è stato in grado di soddisfare le numerose richieste delle scuole, grazie anche al supporto professionale di validi collaboratori come Riccardo Ronzoni e Licia Galimberti”.
“I dati confermano – aggiunge l’Assessore alla Cultura Giulia Luppi – che quando il museo si presenta come uno strumento agile, utile e completo, riesce ad essere uno spazio di formazione e di progettazione che si evolve, pur nella salvaguardia della sua storia e dei suoi contenuti, insieme al suo pubblico. Il museo di San Martino è oggi una risorsa didattica per le nostre scuole (visite guidate, laboratori, approcci diversi) nella sua doppia valenza delle collezioni interne e del suo rapporto con il territorio. Certificato Museo di Qualità dalla Regione Emilia Romagna è senz’altro un elemento di valorizzazione locale per cui si giustifica ampiamente la spesa, anche se modesta, di denaro pubblico”.