Home Modena Modena, Aimi (PDL) su emergenza degrado e criminalità in centro storico

Modena, Aimi (PDL) su emergenza degrado e criminalità in centro storico

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“Sinceramente non riusciamo proprio a capire cos’abbiano da lamentarsi (anche) i residenti e gli esercenti di via Gallucci e Rua Pioppa: non più tardi di qualche giorno fa, infatti, un illustre esponente di primissimo piano del “partitone delle meraviglie” ci ha ricordato in sostanza che il problema sicurezza a Modena in pratica non esiste. Si tratta – ha sentenziato – di pura propaganda politica (e in tanti, compagni compresi, si stanno ora chiedendo a cosa serva un assessorato preposto, almeno sulla carta, alla sicurezza?). Evidentemente i cittadini che vivono e lavorano in centro storico – e con essi tutto il centrodestra modenese, oramai insieme a tanti ex elettori di sinistra – sono ancora in preda ad un attacco di allucinazione di massa. Per fortuna però abbiamo la sinistra che a suon di buffetti e fanfara della pace, con parruccone d’ordinanza in testa, ci racconta e ci spiega che va tutto bene. Tutto il resto è propaganda reazionaria”.

Inizia con una dura sferzata ironica il commento del Consigliere Regionale Enrico Aimi, Vicepresidente provinciale del PDL “all’ennesima denuncia dei cittadini, stanchi stremati da un livello di criminalità e degrado oramai intollerabili. Fuor di ironia – ha subito aggiunto – qui più che ridere amaramente, soprattutto dinanzi a certe bizzarre teorie, c’è da mettersi le mani nei capelli versando lacrime amare. Soprattutto se si ripensa a com’era la nostra bella città sino a quindici-venti anni fa, prima “dell’invasione” – frutto di irrimediabili ed irresponsabili politiche d’accoglienza – che ha attirato a Modena battaglioni e brigate di disperati e criminali provenienti da ogni angolo dell’orbe terrestre. Ora – ha rincarato l’esponente pidiellino – e lo ripetiamo per l’ennesima volta (repetita juvant), dobbiamo fare i conti con una città sfigurata, violentata nella sua identita’ e nella sua tranquillità, diventata preda quotidiana e preferita di sfaccendati e immigrati clandestini. Un mix, questo, che ha portato ad una vertiginosa crescita di insicurezza (lasciamo ad altri le disquisizioni cattedratiche sulla differenza che intercorre tra quella percepita e quella reale) soprattutto in citta, dove – è bene non scordarselo mai, mentre qualche aitante trapezista dell’immaginario al potere balbetta disamine che sfondano il senso del ridicolo – risse, rapine, bivacchi, accattonaggio, violenze, spaccio e prostituzione continuano a registrarsi con cadenza quotidiana. Ora un nuovo saltino di qualità: abbiamo le bici (rubate?), tra una rissa e l’altra, che insieme alle bottiglie di birra volano sopra le auto. Fantastico. Non ci stupiremmo dunque se nelle prossime ore qualcuno si dovesse affrettare a spiegarci che si tratta di una nuova usanza, un po’ come quella in voga nell’ex Unione Sovietica dove si lanciavano alle spalle i bicchieri dopo aver bevuto vodka. Nell’attesa – ha concluso Aimi – auspichiamo e con forza la parola fine a certe politiche all’insegna del mosca cieca. Sia chiaro per i nostalgici, intesa come occhi bendati, non come città”.