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‘Mercurdo’, biennale dell’assurdo: 11 e 12 Giugno a Castelvetro

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Il tempo meteorologico si accanisce ancora una volta sulla biennale d’arte dell’assurdo, andata in scena lo scorso week end – dal 3 al 5 giugno – a Castelvetro di Modena. Il maltempo ha compromesso quasi totalmente la partecipazione alla giornata di domenica, nonostante la programmazione fosse stata mantenuta spostando gli spettacoli all’interno.

Visto l’interesse del pubblico, che nonostante le condizioni atmosferiche difficili si è recato numeroso nelle aree spettacolo e nelle aree espositive nei giorni di venerdi e sabato, l’associazione Mercurdo e il Comune di Castelvetro di Modena comunicano la decisione di prolungare l’apertura dello spazio espositivo Pake, che rimarrà aperto al pubblico anche sabato 11 e domenica 12 giugno dalle ore 16 alle ore 19.

Sarà quindi possibile apprezzare ancora per un week end alcune delle opere principali vincitrici del Concorso internazionale sull’assurdo, della sezione arti visive della biennale curata dal critico Luca Panaro di cui riportiamo di seguito una breve descrizione.

SPAZIO ESPOSITIVO PAKE.

All’interno delle sale espositive è possibile apprezzare l’opera fotografica di Giovanni Presutti (vincitore del premio Musa), che con la serie Dependency riflette sulla dipendenza come unica strategia di sopravvivenza alla vita contemporanea; con grande ironia l’autore restituisce un ritratto veritiero della nostra società. Nadia Groff (premio Mercurdo), invece, si interroga sullo strano processo della perdita. Mediante l’installazione intitolata Tracce di assenza, propone una catalogazione di oggetti dimenticati e mai più trovati, testimonianza di persone e situazioni che si possono solo immaginare. Francisco Queimadela / Piso colectivo (premio Mercurdo) presenta il video Serious Behaviour Series, un’indagine sul tema dell’assurdo rappresentata da una serie di azioni quotidiane come il taglio dei capelli, la preparazione di un pasto o l’esecuzione di compiti organizzativi. Lo stupore generato da una situazione impossibile in natura è il concetto intorno al quale ruota l’installazione Idraulic Fusion di Matteo Chemel & Lorenzo Pagella: una doccia di luce colorata capace di trasformare il sogno in realtà. Per denunciare la quotidiana assunzione di sostanze velenose nel mondo occidentale, Letizia Leardini realizza degli stuzzicanti pasticcini utilizzando un impasto di farmaci scaduti, La PHasticceria. Il tema dell’assurdo è presente anche nell’installazione video Day Off di Stefano Fardelli, dove sette schermi proiettano la storia di un giorno fuori dal comune, di un istante fuori dal tempo e di un incontro rivelatore.

(Immagine: Giovanni Presutti ‘Dependency’ Premio Musa al Mercurdo 2011)