Da tempo non sospetto ed i documenti ufficiali lo dimostrano, la Federazione Provinciale del PSI di Modena ha proposto un confronto sulla riforma del sistema fiscale, compresa la possibilità di una “sanatoria“ mirata e ben circoscritta ad alcune fattispecie..
Pollice verso da parte della nomenclatura politica e sindacale modenese, per fortuna nostra che viviamo nel XXI secolo altrimenti…..rogo!
La nostra presenza sul territorio, la capacità di ascolto, aveva captato le sofferenze delle “partite IVA”, dovute alle crisi economica ma anche al rapporto con il fisco,reso difficile dalla ragnatela degli “studi di settore“ e dai conseguenti rapporti con l’Agenzia fiscale.
Le elezioni amministrative hanno reso evidenti movimenti, anche astensionistici ,da parte di operatori economici (partite IVA), in larga parte dovuta alla indeterminatezza del governo centrale ad affrontare situazioni pesanti, del resto denunciati dallo stesso Ministro dell’Economia.
Come dicevamo in premessa i tempi sembrano maturi per determinazioni politiche coraggiose ed in particolare:
- rottamazione delle cartelle di pagamento riferite ai tributi erariali con la riscossione della sola imposta pura ( senza sanzioni ed interessi)
- condono sui contenziosi in essere in tutti i tre gradi di giudizio con aliquota percentuale sulla maggiore imposta accertata o maggiore imponibile accertato ,da studiare tecnicamente. Non ci inchiodiamo alla sola fattispecie che si sta dibattendo….” Abuso del diritto e deducibilità dei costi del reato“ noi escludiamo, solo, le fattispecie penalmente rilevanti.
- condono con chiusura di tutte le pendenze tributarie per i soli soggetti tenuti alla presentazione degli studi di settore,il tutto viste le difficoltà applicative degli “ studi” stessi nella situazione economica negativa degli ultimi anni fiscali.
- Condono per attività economiche e professionali marginali.
In sede politica ed anche in Parlamento si sta discutendo della necessità di mettere mano ad una riforma fiscale che mandi in soffitta una legislazione vecchia, più volte modificata e non sempre coordinata ( l’accertamento è disciplinato dal DPR 600/73. il TUIR dal DPR 917/86) e secondo noi, come secondo forze politiche presenti in Parlamento, il “condono“ si inserisce nella logica del buon senso onde evitare di portarci dietro, sul piano amministrativo, fardelli tributari di non facile gestione.
Non dovrebbe fare schifo un buon gettito,da destinare,in larga parte,ad allentare,contestualmente alla sanatoria,il prelievo sui redditi minimi ( intervento sull’aliquota marginale,detrazioni per carichi di famiglia , ecc).
Abbiamo assistito recentemente ad un condono su,specifico, contenzioso tributario giacente in Cassazione, si dice “ad aziendam “senza tante contestazioni, come abbiamo assistito a tre massicci “ scudi fiscali “in 10 anni, senza tanti complimenti… ci sembra, quindi, che l’avvio della nostra ed altrui ipotesi sia una buona e utile cosa.
Il problema è politico, pertanto aspettiamo una accusata ricevuta da parte di tutte le forze politiche ed in particolare la sinistra riformista, i Sindacati, le Associazioni Imprenditoriali e Professionali.
Mario Cardone – Segreteria Provinciale PSI Modena