Come giustamente denuncia Antonella Oriani, presidente del Coordinamento regionale dei Centri antiviolenza, i casi di feminicidio stanno aumentando anche nella nostra regione. Nella quasi totalità dei casi sono partner rifiutati che spesso diventano stalker prima di arrivare al femminicidio. Dobbiamo quindi essere decisi nel rafforzare e dare maggiori e più efficaci strumenti ai centri di ascolto come alla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna. Ma bisogna fare di più. È necessaria una campagna di sensibilizzazione nelle scuole secondarie, laddove l’identità sessuale si definisce e dove si hanno i primi approcci di vita sentimentale. Il problema investe soprattutto la mascolinità che non trova più dei riferimenti per definire la propria posizione nella società ridisegnata per forgiare status symbol che hanno nei confronti delle donne un comportamento sfacciatamente irrispettoso e prevaricante.
(Cathy La Torre, Presidente Gruppo Consiliare Con Amelia per Bologna con Vendola, Coordinatrice SEL federazione di Bologna)