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Anche le cooperative sociali di Legacoop Reggio partecipano alla manifestazione nazionale del 23 giugno

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“Dare futuro al welfare per dare futuro al Paese”, con questo slogan Legacoopsociali ha sottoscritto, condividendone i contenuti, l’appello congiunto del Forum del Terzo Settore e del cartello I Diritti Alzano la Voce alla mobilitazione per il futuro del welfare, e ha aderito alla manifestazione di domani, 23 giugno, in Piazza Montecitorio a Roma.

Anche una delegazione delle cooperative sociali reggiane di Legacoop parteciperà domani alla manifestazione di Roma. “Proprio ieri – spiegano il responsabile delle cooperative sociali di Legacoop Carlo Possa e il presidente del Consorzio Quarantacinque Piero Giannattasio – qui a Reggio Emilia è stato sono stati presentati i dati sul ruolo e la presenza del Terzo Settore. Si è visto come sia importante e diffusa la realtà della cooperazione sociale, del volontariato, dell’associazionismo, particolarmente nei settori legati alle politiche sociali. Pensiamo che il Terzo Settore sia una voce autorevole per manifestare tutto il disagio possibile davanti alla situazione che si sta creando nelle politiche del Welfare”.

I tagli ai Fondi nazionali per le Politiche sociali, non autosufficienza, famiglia, infanzia e giovani, inclusione sociale delle persone disabili e svantaggiate, contrasto alla povertà, hanno ridotto le risorse di quasi l’80%. Nei territori ciò sta determinando riduzioni e chiusure di servizi, perdita del lavoro per gli operatori sociali e per tante persone svantaggiate, indebolimento della possibilità di operare proprio dei soggetti, come la Cooperazione Sociale, fondamentali per lo sviluppo di una matura sussidiarietà, e una grave e crescente incertezza sul futuro per le persone e le famiglie, su cui torna a scaricarsi per intero il peso dei problemi.

“Con i tagli lineari e reiterati – spiega Legacoopsociali – non si affrontano gli sprechi, non si riducono le inefficienze, piuttosto si impoverisce il welfare in modo sostanziale, in primo luogo togliendogli risorse e futuro proprio sul versante dei servizi a sostegno delle persone e delle famiglie, che già in Italia è sottodimensionato sia rispetto alle medie europee, che alle obiettive necessità di un Paese in cui si estendono le situazioni di impoverimento e marginalizzazione, e cresce la sofferenza sociale. La scelta di porre in secca alternativa sostenibilità economica e diritti sostanziali dei cittadini ribadisce invece nei fatti una visione di welfare residuale, costo improduttivo e quindi intrinsecamente assistenzialistico, che ci pare di dubbia efficacia sul piano dello stesso risparmio economico, e di brevissimo respiro strategico, mentre questo Paese che è fermo e ripiegato su se stesso ha bisogno di un progetto di futuro per riprendere a crescere. Per questo obiettivo – afferma Legacoopsociali – le cooperative ed i cooperatori sociali uniscono la propria voce nel chiedere in primo luogo che si interrompa la politica dei tagli indiscriminati al welfare, e si ripristini un quadro credibile di risorse, a livello nazionale e nei territori; si definiscano i Livelli Essenziali delle prestazioni sociali e sociosanitarie per tutti i territori del Paese; si dia finalmente applicazione anche in Italia a quanto deliberato dall’Unione Europea sulla questione dei ritardi nei pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni.