Il 22 giugno è proseguito il confronto fra Cisl Fp (Funzione pubblica) e l’Azienda Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. “La direzione generale – spiega Adelmo Lasagni, segretario generale Cisl Fp – ha presentato un documento inerente le politiche in tema di assunzioni, nel quale vengono indicati i provvedimenti che l’azienda intende intraprendere (solo copertura del turn over 2011 e insufficienti tempi determinati per le ferie estive)”.
Vi ha fatto seguito una lunga discussione nella quale l’azienda ancora una volta non ha accolto la richiesta di compiere una seria verifica nominativa della dotazione organica di ogni singolo reparto e servizio, dei posti base e addetti alle sostituzioni (respinta la richiesta delle Organizzazioni sindacali e Rsu di costituire una commissione paritetica al bisogno).
“Questo – prosegue il sindacalista – impedisce di giungere alla quantificazione del reale fabbisogno di personale, i dati finora forniti dalla direzione generale oltre a non essere credibili, fanno sì che rimanga immutata la situazione attuale di forte carenza. Siamo lontani dalla soluzione dei problemi denunciati a più riprese dagli operatori, in particolare dall’attuazione delle 36 ore senza dover ricorrere ai rientri aggiuntivi”.
“Non si è ancora superato metà anno – aggiunge Lasagni – e il numero di rientri aggiuntivi effettuati a tutt’oggi è già elevatissimo, senza dimenticare che si devono affrontare i periodi di ferie estive numericamente più consistenti. Quanto sopra esposto ci obbliga a mantenere una posizione fortemente critica nei confronti della direzione generale.
A margine dell’incontro si è fatto riferimento all’applicazione delle intese relative all’attività di prelievo d’organi, sottoscritte l’8 marzo 2010 e il 25 maggio 2010, che permettono la liquidazione delle competenze dovute con la mensilità di luglio.
Le Organizzazioni sindacali e le Rsu hanno poi evidenziato le difficoltà di parcheggio, sorte a causa dell’apertura del cantiere, che ha portato alla soppressione di posti auto riservati ai dipendenti. Al riguardo l’azienda si è riservata di indicare soluzioni nel corso del prossimo incontro.
“In tale sede verranno approfondite problematiche inerenti il laboratorio del presidio ospedaliero di Montecchio, i problemi sorti a seguito della illegittima comunicazione inviata dall’azienda a 71 dipendenti part-time, a cui dovrebbe far seguito l’apertura del confronto su eventuali proposte di riorganizzazione”. Conclude Adelmo Lasagni.