Negozi che rimangono vuoti in centro storico e il bando per la gestione dei servizi presso il Museo Casa Natale di Enzo Ferrari andato deserto: due situazioni fra loro legate, che dimostrano il momento ancora difficile del commercio. Il terzo polo di questo ragionamento è il marketing territoriale: ci si riempie molto la bocca con queste parole, ma alla prova dei fatti del mercato arriva la doccia fredda. Se nessuno ha ritenuto congrua la cifra per la gestione del Museo, vuol dire che i privati non ritengono al momento la potenzialità dell’investimento all’altezza: su questo bisognerebbe farsi delle domande, sulla comunicazione fatta, sulle stime, realistiche o meno, di accesso. Se nessuno riempie negozi in centro, vuol dire che gli affitti oggi spaventano, e che la posizione non garantisce più la remunerazione dell’investimento. Nell’insieme mi pare che Modena al momento parli molto di vocazione turistica, ma che non abbia ancora fatto nulla per dar forma a questa vocazione: e il mercato lo capisce, e si comporta di conseguenza. Non basta parlare, occorrono atti politici che comunichino convinzione. Tutto è ancora in potenza, ma in atto non si vede nulla: e i segnali che vengono dal Museo, dal centro storico, dai commercianti in generale, sono chiari. Non salveremo il sistema Modena con il turismo, perché è il manifatturiero la nostra ossatura. Ma la vetrina conta: e per ora la nostra appare sguarnita e priva di colore. Il Museo così rischia di diventare una cattedrale nel deserto: sarà l’ennesima occasione persa?
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere provinciale – PDL)