(Adnkronos) – Sono tre statunitensi e due italiani, i cinque astronauti della Nasa e dell’Esa da poco rientrati dalla Stazione spaziale internazionale (Iss) con la penultima missione Shuttle che ‘atterreranno’ a Bologna sabato prossimo per un incontro che si terra’ alle 11 nella Biblioteca della Sala Borsa. Si tratta della tappa sotto le Due Torri del loro tour europeo.
Gli astronauti saranno ospiti dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn) e dell’Universita’ di Bologna che, in collaborazione con il Comune, la Fondazione Marino Golinelli, l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e l’Esa, hanno organizzato l’evento.
Ad accogliere gli astronauti della Nasa, Catherine Coleman, Gregory Harold Johnson, Andrew Jay Feustel e i due astronauti dell’Esa, Paolo Nespoli e Roberto Vittori, saranno il rettore Ivano Dionigi, il sindaco Virginio Merola e Marino Golinelli presidente dell’omonima Fondazione. Durante l’incontro, che prevede la proiezione di immagini e filmati realizzati a bordo dello Shuttle Endeavour e della stazione spaziale il pubblico avra’ la possibilita’ di porre domande agli ospiti.
Uno degli scopi della missione dello Shuttle Endeavour del maggio scorso era quello di portare e installare sull’Iss, l’Alpha Magnetic Spectrometer (Ams-02) il piu’ grande e il piu’ complesso strumento scientifico presente a bordo. L’Ams e’ un rivelatore di raggi cosmici all’avanguardia, progettato per analizzare direttamente dallo spazio proprieta’ fondamentali della materia e per studiare l’origine dell’universo. Combinando questi risultati con quelli che si otterranno dal Large Hadron Collider del Cern di Ginevra, gli scienziati sperano di riuscire ad indagare l’antimateria e la materia oscura.
Grazie a 15 anni di collaborazione tra una sessantina di scienziati dell’Infn (fra i quali un nutrito gruppo di ricercatori di Bologna) e l’Asi, e’ stato possibile realizzare nel nostro Paese alcuni sofisticati e innovativi strumenti di cui e’ composto l’Ams-02. I ricercatori e i tecnici del gruppo bolognese, afferenti al Dipartimento di Fisica e alla locale sezione dell’Infn, hanno dato un contributo fondamentale realizzando il cronometro dell’esperimento (Time of Flight), in grado di misurare con una precisione di 15 centesimi di miliardesimo di secondo il tempo di passaggio di una particella.
Il principale obiettivo di questo strumento e’ di allertare gli altri sottorivelatori dell’arrivo di un raggio cosmico. Non a caso, visto l’importante contributo italiano alla costruzione dell’Amsa-02, e’ stato scelto un astronauta italiano per accompagnarlo nello spazio: appunto il colonnello Vittori, e un altro italiano per riceverlo a bordo dell’Iss, il maggiore Paolo Nespoli. Ma non finsce qui. Bologna avra’ un ulteriore ruolo fondamentale durante tutta la vita dell’esperimento. Una volta trasferiti a terra i dati di Ams-02 saranno inviati al Cern e da li’ raggiungeranno il centro di archiviazione e analisi dati dell’Infn-Cnaf di Bologna dove saranno messi a disposizione della comunita’ scientifica.