Da domani, 2 ottobre, la fase transitoria, necessaria per l’introduzione della nuova normativa in tema di ticket sanitari si è esaurita e chi non presenterà la necessaria documentazione, per ricevere i medicinali il cui costo è a carico del servizio sanitario, si vedrà applicata la quota massima prevista, 3 euro a confezione, con un tetto di 6 euro a ricetta. A ricordarlo è Federfarma Modena che evidenzia che la fase più critica, legata alla compilazione delle autocertificazioni, è sicuramente alle spalle, ma la pressione è stata enorme: dubbi, richieste, perplessità di migliaia di persone. Le risposte sono state fornite, grazie ad uno sforzo straordinario che ha visto in prima linea anche le farmacie, al senso di responsabilità dei titolari e dei loro collaboratori, e alla pazienza delle persone che hanno compreso le difficoltà da affrontare.
Pur in una situazione di emergenza, siamo riusciti ad evitare che i cittadini incontrassero problemi nel ricevere i farmaci, anche nei casi in cui la documentazione necessaria risultava incompleta. Non sono però mancati i problemi – sottolinea Federfarma Modena – a partire dalla dilatazione dei tempi di attesa per l’erogazione dei servizi più strettamente legati all’attività della farmacia, in primo luogo la dispensazione dei medicinali.
“Ha prevalso lo spirito di servizio e, anche per questa ragione, credo che oggi si possa parlare di un bilancio sostanzialmente positivo – spiega Silvana Casale, presidente provinciale dell’Associazione. Per l’ennesima volta i punti di forza delle farmacie del territorio – capillarità, preparazione delle persone che vi operano, rapporto fiduciario con i cittadini – hanno fatto da efficace sponda al servizio sanitario, che ha così potuto aumentare notevolmente la capacità di risposta complessiva senza appesantire la propria struttura. Ci è stato chiesto dall’Azienda Usl di dare il nostro contributo e abbiamo risposto, come avvenuto più volte anche in passato, confermando la nostra disponibilità. Tutto questo ha una sua logica ed è condivisibile, in linea di principio, purché il ruolo della farmacia non sia snaturato e trasformato in una sorta di ufficio periferico dell’Azienda Usl al quale trasferire delle pratiche amministrative.
Tra pochi giorni si approverà il nuovo Pal, documento in cui, sin dalle prime righe, si evidenzia la volontà di potenziare i servizi sul territorio. È un’occasione importante per tutta la sanità modenese per dimostrare che ha la capacità di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi. Dalla direzione dell’Azienda Usl di Modena, anche di recente, sono arrivati segnali positivi di apertura alla collaborazione. Sono già sul tavolo ipotesi di lavoro ben circostanziate, con l’indicazione delle possibili modalità di attuazione, ora è importante dare seguito, con azioni concrete, a quanto emerso dai colloqui. Crediamo che mai come oggi ci sia bisogno di unire le forze per consolidare un sistema a rete. Da parte di Federfarma c’è la piena disponibilità a mettere a disposizione la nostra esperienza e professionalità, nella convinzione che le farmacie possano rivestire un ruolo importante nel dare ulteriore impulso allo sviluppo, qualitativo e quantitativo, dei servizi territoriali”, conclude Silvana Casale.
NUOVI TICKET SANIARI: UTILE A SAPERSI
Non ci sono termini di scadenza per presentare le autocertificazioni, quindi nessun bisogno di affollare gli sportelli incaricati della raccolta. E’ sufficiente presentare l’autocertificazione al momento in cui ci si reca in farmacia per ritirare dei farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale o al Cup per prenotare prestazioni di specialistica. Il termine prorogato dalla Regione Emilia-Romagna al 1° ottobre non identifica, infatti, la data entro la quale deve necessariamente essere presentata l’autocertificazione, ma la fine del periodo transitorio.
Successivamente a questa data, qualora il cittadino non riesca a presentare l’autocertificazione, si vedrà applicato, sia per le prestazioni di specialistica che per l’acquisto di farmaci, il ticket massimo previsto dalla recente normativa regionale. In ogni caso con la presentazione dell’autocertificazione sarà possibile regolarizzare la propria situazione.