Si è chiusa venerdì, con l’approvazione all’unanimità, la lunga partita che ha portato alla definizione del nuovo Piano provinciale triennale della Sanità, il cosiddetto Pal. Il sindaco di Pavullo nel Frignano, Romano Canovi, e l’assessore alla sanità, Milena Chiodi, esprimono soddisfazione per quanto deciso sull’ospedale di Pavullo, al centro di grandi discussioni nei mesi scorsi. “Il nostro ospedale – affermano – rimane il punto di riferimento principale della sanità in montagna ed è molto importante che questo sia stato riaffermato con forza in un apposito emendamento nel quale si parla di “funzione irrinunciabile e strategica dell’ospedale di Pavullo nell’ambito della rete assistenziale modenese”. Quanto emerso venerdì, poi, non fa altro che confermare in pieno quanto da noi sostenuto fin dal primo momento. L’ospedale di Pavullo non è stato depotenziato, né, come qualcuno irresponsabilmente ha paventato, non ha mai corso il rischio di essere chiuso, anzi mantiene intatti tutti i servizi già presenti e potrà contare su un significativo rafforzamento in alcuni punti chiave, come la presenza della guardia anestesiologica, 24 ore al giorno e sette giorni su sette, e della guardia notturna in ostetricia ginecologia, che mantiene il punto nascite, nonostante il limitato numero annuale di parti. Da parte nostra, abbiamo sempre seguito con grande attenzione tutto l’iter, dalla discussione fino all’approvazione, e garantiamo la nostra costante vigilanza, affinché i contenuti del documento siano rigorosamente applicati. Sottolineiamo anche, che l’amministrazione comunale non si è mai sottratta al confronto con quanti erano sinceramente preoccupati per il futuro dell’ospedale: a loro va dato atto del modo costruttivo e pacato con il quale hanno portato un significativo contributo di idee.
Un atteggiamento quello dell’amministrazione, che è stato tangibilmente dimostrato, oltre che dai numerosi incontri programmati, dall’approvazione unanime in Consiglio comunale, di una mozione concordata con l’opposizione, nella quale si ribadiva l’importanza del nosocomio pavullese, all’interno del sistema sanitario provinciale. Salutiamo anche con favore le nomine, entro il 15 novembre e in coordinamento con l’ospedale di Sassuolo, dei primari di ostetricia e ginecologia e pediatria, grazie alle quali sarà garantita continuità assistenziale e la guida di due reparti fondamentali per Pavullo e per tutta la montagna, e l’assicurazione che la costruzione delle nuove Case della Salute, inizierà proprio dall’Appennino.
Il nostro impegno, comunque, non si esaurisce qui. Saremo vigili e faremo in modo che le verifiche semestrali, concordate con la direzione generale dell’Ausl si svolgano con puntualità e rigore. Nei prossimi giorni, infine, incontreremo di nuovo i comitati, per spiegare nei dettagli i punti del nuovo Pal che riguardano l’ospedale di Pavullo e, più in generale, la sanità della nostra montagna”.