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Grande successo per la conferenza di Valerio Massimo Manfredi a Reggio

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La straordinaria capacità di Valerio Massimo Manfredi di raccontare in modo semplice e accattivante gli eventi storici più difficili e controversi e di renderli gradevoli e stimolanti al grande pubblico, si è vista ieri nella conferenza dal titolo “Processo ed esecuzione capitale di Gesù di Nazareth” che il famoso docente, storico, archeologo e scrittore ha tenuto nell’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio gremita di gente.

“Sono moltissime le fonti che testimoniano l’esistenza di Gesù in Palestina – ha spiegato il professor Manfredi – non è possibile quindi mettere in dubbio la storicità di Gesù, riconosciuta anche da tutti gli studiosi. Ma da un punto di vista storico resta un personaggio enigmatico di cui rimane purtroppo la cronaca solo dell’ultima parte della sua vita”.

E sull’ultima parte della vita di Gesù si è concentrata la relazione del professor Manfredi che con la consueta oratoria, supportata da una conoscenza profonda ed erudita delle fonti, in un continuo rimando di citazioni e di immagini potenti, ha rievocato in chiave storica e politica gli eventi che portarono alla condanna e all’esecuzione di Gesù, offrendo una ricostruzione inedita di un argomento affrontato solitamente attraverso l’interpretazione della fede e della religione.

Gesù, che apparteneva a una classe sociale intermedia, essendo figlio di un artigiano, abbandonò il suo status per stare in mezzo ai poveri e ai bisognosi, prestando loro aiuto e soccorso. In breve tempo divenne popolarissimo e amatissimo dai ceti più poveri della Palestina che rappresentavano la gran parte della popolazione e che lui proteggeva e amava come nessun altro mai aveva fatto prima.

Il suo ingresso trionfale a Gerusalemme al grido di “Osanna, figlio di David” e il timore sempre più fondato che Gesù venisse indicato come il nuovo re dei Giudei, spaventò l’alto clero della Palestina che temeva di vedere destabilizzati gli equilibri politici con i Romani. Da qui la decisione di consegnare Gesù a Ponzio Pilato il quale tentò di salvare Gesù, consapevole che le accuse mosse non erano sufficienti a giustificare la sua condanna a morte, ma che sapeva bene che se non avesse proceduto alla sua condanna avrebbe di fatto delegittimato la classe politica della Palestina, l’unica con la quale egli poteva trattare per il governo del paese. E ancora una volta, come si direbbe oggi, vinse la ragion di stato.

Come annunciato ieri a chiusura della conferenza dall’avv. Franco Mazza, presidente della Delegazione di Reggio Emilia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e da mons. Gianfranco Gazzotti, priore della Delegazione, Valerio Massimo Manfredi sarà di nuovo ospite a Reggio venerdì 18 novembre prossimo per proporre al pubblico i suoi recenti studi e approfondimenti sulla Sacra Sindone di Torino, concludendo così la sua analisi storica sulla straordinaria vita di Gesù di Nazareth.