Home Politica Matteo Richetti, presidente dell’Assemblea legislativa regionale su indennità e rimborsi chilometrici

Matteo Richetti, presidente dell’Assemblea legislativa regionale su indennità e rimborsi chilometrici

# ora in onda #
...............




In merito all’articolo di oggi del Sole 24 Ore, sugli stipendi e i rimborsi chilometrici dei consiglieri regionali dell’Emilia Romagna, va precisato, contrariamente a quanto scritto, che l’indennità base per un consigliere è di 3.389,76 euro mensili, cui aggiungere 2.277,02 euro di rimborsi per l’attività politica (secondo quanto previsto dalla legge), per un totale di 5.666,72 euro: si tratta di uno dei compensi più bassi a livello nazionale fra quelli corrisposti agli eletti nelle assemblee regionali.

Vanno poi aggiunti i rimborsi chilometrici, sui quali l’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna ha introdotto numerose modifiche arrivando a risparmiare il 6% nell’ultimo anno. A partire dal 2009, poi, nei tre anni successivi la spesa complessiva per tali rimborsi è stata ridotta di 200.000 euro. E’ stato infatti riformato il sistema riconoscendo il rimborso fino a un massimo di 12 volte al mese solo di fronte a presenze dei consiglieri certificate dall’utilizzo di badge magnetici, mentre in precedenza veniva concesso a forfait fino a 16 volte al mese, 32 considerando andata e ritorno. Rimborsi, quindi, che venivano dati a prescindere dall’effettiva presenza del consigliere in Assemblea. Inoltre, è stata introdotta l’opzione fra mezzo pubblico e privato: al consigliere che viene in treno viene riconosciuto il rimborso in base alla certificazione dell’avvenuto viaggio ferroviario.

Infine, il rimborso chilometrico non viene concesso ai consiglieri residenti a Bologna, sede dell’Assemblea legislativa. Questo vuol dire che non viene riconosciuto a 13 consiglieri su 50: non è quindi corretto affermare che i consiglieri percepiscono “stipendi da oltre 10 mila euro al mese”, come si legge sul Sole 24 Ore.

Quanto ai fondi per i gruppi consiliari, nel 2010 il budget stanziato per il personale era di 3 milioni e 300 mila euro, sceso a 2 milioni e 640 mila nel 2011 (-20%); seconda voce, il budget ‘contributo ai gruppi’, è passato dai 2 milioni e 452 mila del 2010 ai 2 milioni e 326 mila di quest’anno (-5,1%).

“Dall’inizio della nuova legislatura – afferma Matteo Richetti, presidente dell’Assemblea legislativa regionale – l’Emilia-Romagna ha imboccato la via del rigore, della ricerca di una maggiore efficienza e della razionalizzazione della spesa. Del resto, è possibile confrontare il costo complessivo del nostro Consiglio regionale con quello delle altre Regioni, per non tirare in ballo una delle indennità più basse in Italia e l’abolizione del vitalizio, avvenuta e non annunciata, del per ex consiglieri ed ex assessori. Questo, insieme al passaggio al riconoscimento del rimborso chilometrico sulla base della spesa effettivamente sostenuta e di fronte alla presenza certificata del consigliere, e non il sistema forfettario di prima. I risparmi sono sotto gli occhi di tutti e ammontano a oltre 2 milioni di euro dall’insediamento di questa legislatura. Ripeto – chiude Richetti – questa è la strada presa, per noi, sul tema della riduzione dei costi della politica, una via senza ritorno”.