Garantire una rappresentanza della cittadinanza reggiana nel nuovo ente, garantire una buona gestione delle aree protette del nostro territorio e non disperdere l’esperienza del Consorzio volontario del Secchia: in sintesi sono questi i contenuti sui quali la Provincia di Reggio Emilia ha espresso in tutte le sedi – senza alcun silenzio assordante – le proprie proposte di modifica al progetto di Legge regionale sui parchi.
Già con il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) del 2010 la Provincia ha ragionato di un sistema delle aree protette costruito su tre ambiti: il Po, le aree protette fluviali e di pianura e le aree protette dell’Appennino. La Regione, tuttavia, ha preferito andare nella direzione di ‘accorpare’ i territori provinciali per macro-aree interprovinciali: ne prendiamo atto e ci siamo confrontati su questa proposta.
Se si dovesse lasciare alla Provincia la libertà di scegliere tra affidamento delle proprie aree protette al nuovo ente o gestione diretta, valorizzeremmo l’esperienze positive che sino ad oggi hanno caratterizzato il territorio reggiano: con le associazioni, i volontari e con i Comuni faremo la scelta migliore per non disperdere i risultati del lavoro di questi anni.
Anche in un momento difficile come questo abbiamo garantito al Consorzio del Secchia le risorse necessarie per portare avanti le proprie attività e, per la mia esperienza diretta di questo anno e per le condizioni di personale derivate dal periodo, l’attività del nostro ufficio parchi è stata presente ed in costante relazione con le associazioni e con gli enti locali.
(Mirko Tutino, Assessore provinciale all’Ambiente)