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Bologna: i commercianti della zona a traffico limitato bocciano i T-days

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Con oltre 3.200 questionari raccolti sui 4.000 distribuiti si è conclusa l’indagine a cura del Centro Studi di Confcommercio Ascom Bologna per sondare l’orientamento delle imprese della Zona a Traffico Limitato sui temi caldi della mobilità e del rilancio del centro storico. Consistente la partecipazione delle imprese molte delle quali, interessate a dare un contributo di idee, si sono impegnate anche nella restituzione dei questionari riportandoli direttamente in Associazione.

Le risposte date tracciano un quadro molto chiaro di ciò che gli imprenditori del terziario chiedono all’Amministrazione Comunale per continuare a svolgere la propria attività ed esprimono una forte delusione per il mancato spegnimento di Sirio a Natale che, inevitabilmente, per l’81% delle aziende avrà ripercussioni negative sulle vendite natalizie.

Bocciati in generale i T-days dal 56,2% degli imprenditori, giudizio molto negativo sulla pedonalizzazione ampia del centro storico espresso dal 73,6% delle imprese che preferiscono invece nel 60,8% dei casi una pedonalizzazione per micro-aree.

Tra le priorità indicate per migliorare la fruibilità, la vivibilità e l’accessibilità del centro storico gli imprenditori ritengono fondamentali il potenziamento del sistema di parcheggi ed interventi volti a garantire la sicurezza ed eliminare il degrado che è presente per l’88,7% delle imprese (se si sommano i valori di coloro che sostengono che c’è degrado e di quelli che dichiarano “un consistente livello di degrado”).

Si tratta di aspetti che l’Associazione ha più volte evidenziato e che questa volta, se ce n’era bisogno, sono suffragati dalla testimonianza diretta degli operatori.

“Riteniamo – ha dichiarato Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Ascom Bologna – che dai dati emersi dal nostro questionario emerga un’idea forte di ciò che i commercianti e gli imprenditori chiedono all’Amministrazione Comunale: no ad un centro chiuso, sì alla pedonalizzazione di micro-aree servite da parcheggi e facilmente raggiungibili dal mezzo pubblico”.

”L’orientamento appare chiaro e la Giunta Comunale dovrebbe fare una seria riflessione perché il punto di vista dei commercianti è frutto dell’esperienza sul campo, cioè del lavoro quotidiano a fianco dei clienti, – ha proseguito Enrico Postacchini – è il risultato del monitoraggio costante delle vendite e dei fattori che le condizionano. L’Amministrazione Comunale deve comprendere che questo patrimonio di esperienza può essere capitalizzato e valorizzato. Poi, non si possono ignorare le difficoltà che anche nel 2012 gli imprenditori del terziario dovranno affrontare a causa della crisi economica. Le aziende sono molto preoccupate per il futuro perché i consumi calano e non è accettabile, in un quadro così critico, che vengano adottati provvedimenti di chiara impostazione ideologica, con la conseguenza pericolosissima di danneggiare un tessuto imprenditoriale che dà lavoro solo nel centro storico ad oltre 35.000 persone”.

”Un’idea ed un progetto sul centro della città – ha aggiunto Valentino di Pisa, Presidente della Consulta Commercio di Confcommercio Ascom Bologna – nasce dall’apporto di tutti i cittadini e delle imprese e non viene calata dall’alto, improvvisamente, senza alcun confronto preliminare. L’auspicio è che la Giunta comprenda che una parte di città, ampia, numerosa e fondamentale del tessuto economico bolognese non approva il metodo seguito per presentare il piano della pedonalità e, soprattutto non si riconosce in quei contenuti ed in quelle proposte. Occorre contemperare i diversi punti di vista e sapere trovare un equilibrio tra le diverse esigenze. Solo così ci può essere un confronto serio, responsabile, costruttivo e lungimirante”.

(Confcommercio Ascom Bologna)