«Ho raccolto questa mattina le preoccupazioni avanzate dalle rappresentanze sindacali Rai, che mi hanno espresso la loro contrarietà all’indebolimento dell’azienda a livello nazionale ed in particolare della sede regionale di Bologna». Lo ha detto l’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli al termine di un incontro in Regione, chiesto dai lavoratori oggi in sciopero.
Tra le ragioni dello sciopero, evidenziate dai lavoratori durante l’incontro, quelle relative a oltre un centinaio di posti di lavoro non reintegrati dal 1992 ad oggi per il mancato turnover, un progressivo depauperamento delle sedi regionali e un indebolimento dell’azienda a vantaggio dei concorrenti.
«Risanare la Rai, così come risanare il Paese, è – ha aggiunto l’assessore Muzzarelli un obiettivo necessario, come quello di assicurare un moderno servizio pubblico. Questo deve però passare attraverso la valorizzazione delle professionalità presenti nell’azienda, che ha un rilevante valore culturale per l’Italia. L’Emilia-Romagna è tra le prime in Italia sia per numero assoluto di abbonati Rai che per la percentuale di abbonamenti sottoscritti, ed anche questo è un elemento da tenere in considerazione nelle scelte aziendali».