(Adnkronos) – “E’ andata bene, un incontro pre-natalizio e post-manovra”. Lo afferma il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano, lasciando palazzo Chigi dopo l’incontro della delegazione del Pdl col premier Mario Monti. “Abbiamo chiesto un confronto col governo per stimolare la crescita e lavorare per far sentire più forte la voce dell’Italia in Europa”, aggiunge.
“L’Udc non ha nessuna richiesta da fare al presidente del Consiglio: va solo assecondato e aiutato”, ha poi detto il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, uscendo da palazzo Chigi, dopo aver incontrato il presidente del Consiglio Mario Monti. “Abbiamo parlato delle questioni internazionali – continua il leader Udc- del problema delle liberalizzazioni e del rilancio dell’economia. Oggi è il momento di aiutare Monti, perché aiutando questo governo significa aiutare gli italiani. Sappiamo che è molto difficile”.”Nessuno ha la bacchetta magica e proprio per questo si richiede un supplemento di serietà e di responsabilità ai partiti, per non creare intralci ma trovare soluzioni”, conclude Casini.
A seguire Monti ha visto Francesco Rutelli. “Liberalizzazioni e misure per la crescita nei prossimi tre mesi”. Tempi “più lunghi”, invece, per il mercato del lavoro. Questo il timing dell’azione di governo secondo quanto riferisce il leader di Api, dopo un incontro di circa un’ora con il premier.”Al di là degli incontri pubblici di questi giorni, Monti ascolta continuamente i leader e fa bene a farlo”. Lo dice Francesco Rutelli al termine del colloquio con il premier Mario Monti a palazzo Chigi a proposito del rapporto tra il Professore e le forze politiche che lo sostengono in Parlamento.
Il leader di Api conferma “il pieno sostegno a Monti” da parte sua e di tutto il Terzo Polo. “C’è la nostra piena e covinta adesione alle politiche che sta portando avanti”. Eppure lo spread è tornato ad alzarsi, fanno notare i cronisti e Rutelli risponde: “Monti sta dimostrando all’Europa che l’Italia sta facendo i compiti a casa e li sta facendo bene…”. Il governo Monti e il Parlamento sono tornati ai riti della Prima Repubblica.
Non vanno giù a Antonio Di Pietro gli incontri tra leader dei partiti della maggioranza e presidente del consiglio. “Si stanno comportando come nella Prima Repubblica – ha affermato il leader dell’Idv – ci sono due realtà: una ufficiale, con una maggioranza trasversale e un governo che si definisce tecnico. Poi ce n’è un’altra, non dichiarata, che toglie tutti i ruoli e le funzioni al Parlamento e al governo, quelli veri”. “Le decisioni che vengono prese, non sono il frutto di una democrazia trasparente, ma di accordi che avvengono nelle ‘segrestie’ e solo per motivi che interessano i partiti. Mi auguro che, con la fine dell’anno, termini anche questo giochino. Altrimenti – ha concluso – è davvero necessario andare al più presto a votare, affinche’ siano i cittadini a decidere chi deve governare”.