Home Appennino Modenese Strada Lago Santo, le Associazioni di Categoria: “a rischio la stagione estiva”

Strada Lago Santo, le Associazioni di Categoria: “a rischio la stagione estiva”

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Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Modena, Cna e Lapam Confartiginato insieme a tutti gli imprenditori e cittadini del Lago Santo e della frazione Tagliole hanno chiesto urgentemente di incontrare l’Assessore Regionale per la Sicurezza del Territorio Paola Gazzolo per trovare al più presto una soluzione per la riapertura in sicurezza della strada che porta al Lago Santo, attualmente chiusa al traffico.

Al momento il collegamento è garantito da una strada più lunga di una decina di chilometri e soprattutto stretta e pericolosa, peraltro non percorribile da veicoli oltre i 35 quintali, necessari al rifornimento delle merci per le attività commerciali e soprattutto di ristorazione. Si tratta di una situazione assai penalizzante per le imprese – una decina con più di trenta operatori – ed anche per il centinaio di abitanti di Tagliole, di fatto isolati.

I residenti attualmente sono costretti a veri e propri tour de force per andare al lavoro o recarsi dal medico, attività che vedono ridursi la stessa possibilità di sopravvivenza, a causa della difficoltà di approvvigionamento e distribuzione dei propri prodotti, operatori del turismo che assistono impotenti alla defezione dei clienti.

Servono interventi concreti e immediati per poter garantire almeno la prossima stagione estiva.

Nell’immediato è necessario valutare la possibilità di prevedere una soluzione temporanea rappresentata da senso unico alternato, ma soprattutto serve che Regione e Provincia mettano immediatamente a disposizione i fondi necessari alla messa in sicurezza della strada. Sono a rischio le imprese turistiche e soprattutto c’è un’intera collettività tagliata fuori dal resto del territorio. Non agire di fronte a questa situazione significa fare rimanere lettera morta le intenzioni di evitare la desertificazione dell’Appennino, anche di zone turisticamente rilevanti come il Lago Santo.

Si tratta di una situazione davvero insostenibile ed attendere ancora per affrontarla significa davvero correre il rischio di vedere chiudere i battenti dei rifugi, degli alberghi e delle imprese che con i loro servizi ed i loro prodotti tipici contribuiscono all’attrattività dell’intera zona.

Per questi motivi Cna, Ascom Confcommercio e Lapam hanno chiesto urgentemente un incontro all’Assessore Regionale alla Sicurezza Territoriale Paola Gazzolo per definire le possibili soluzioni e soprattutto i tempi per la messa in sicurezza della strada di una (almeno parziale) riapertura della stessa e garanzie affinché strutturalmente si possa realizzare una soluzione definitiva, come quella del tunnel artificiale, che possa aiutare le imprese locali e i residenti a fare progetti per il proprio futuro ed investimenti per uno sviluppo territoriale che consenta il mantenimento della popolazione sul proprio territorio.