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Progeny Soliera; Slc, Filctem, Femca Modena: l’azienda dichiara di voler chiudere lo stabilimento

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Ultimo giorno oggi delle 5 giornate di sciopero dei lavoratori della Progeny di Limidi di Soliera proclamato dai sindacati di categoria e dalla Rsu contro il mancato rispetto dei precedenti accordi aziendali e i ritardi nei pagamenti di numerose mensilità arretrate. L’adesione alle 40 ore di sciopero è stata alta in tutti i 5 giorni – oltre il 90% degli addetti – e anche al presidio di stamattina davanti ai cancelli erano presenti circa 30 lavoratori.

Purtroppo stamattina i lavoratori riuniti in assemblea davanti ai cancelli hanno ricevuto conferma delle notizie che si rincorrevano da tempo sul futuro dello stabilimento di Limidi.

Nell’incontro di ieri in provincia presso l’assessorato al Lavoro, la proprietà ha infatti ufficializzato la volontà di chiudere lo stabilimento per quanto riguarda il comparto produttivo che interessa 35 dei 45 addetti complessivi (mantenendo solo l’attività degli uffici commerciali).

I rappresentanti dei sindacati Slc/Cgil, Filctem/Cgil e Femca/Cisl, presenti all’incontro insieme alle Rsu, hanno chiesto spiegazioni per questa decisione improvvisa. Da mesi infatti la proprietà aveva ventilato lo spostamento solo di una parte della produzione nell’altro stabilimento di Ascoli Piceno, mentre ora intende spostare definitivamente tutta la produzione ad Ascoli sostenendo che si tratta di uno stabilimento industrialmente più avanzato. L’azienda ha inoltre avanzato la volontà di attivare un anno di Cigs per chiusura di attività, già a partire dal prossimo lunedì 23 gennaio.

Sindacati e lavoratori, hanno criticato tale scelta, ma a fronte di una scelta che è apparsa irrevocabile da parte dell’azienda, hanno però chiesto l’estensione degli ammortizzatori sociali, almeno 2 anni di Cigs e l’uscita volontaria in mobilità. Inizialmente la Cigs sarebbe attivata solo per i lavoratori del reparto estrusione, mentre quelli del reparto stampa continuerebbero a lavorare sino al termine delle attività produttive.

I sindacati hanno inoltre condizionato l’accettazione di tale accordo all’effettivo pagamento delle mensilità arretrate (in media ogni lavoratore deve ancora ricevere 3 mensilità). L’azienda si è impegnata ad estendere gli ammortizzatori sociali e a pagare gli arretrati secondo date e scadenze ben precise.

I lavoratori della Progeny hanno preso atto della difficile situazione e al momento sono disposti a sospendere le iniziative di lotta se l’azienda dimostrerà di tenere fede agli impegni presi sui pagamenti degli arretrati.

Il nuovo incontro tra azienda e sindacati si svolgerà martedì prossimo 24 gennaio alle ore 16.30 presso la sede dell’assessorato provinciale al Lavoro.