Piu’ del 20 per cento dei permessi di soggiorno per motivi umanitari concessi dalla questura di Bologna dal marzo scorso sono stati revocati. In totale ne sono stati revocati 44 su 196. Lo ha fatto sapere la stessa questura spiegando che la decisone e’ stata presa nei confronti di quegli immigrati che si sono macchiati di reati tali da giustificare il provvedimento. Di questi 44, 15 sono stati revocati quasi subito mentre gli altri 29 nel corso di questi mesi. La maggior parte dei permessi era stata concessa a cittadini tunisini. Molti di coloro che hanno subito il provvedimento sono stati anche rimpatriati.
“Non vengono revocati per antipatia ma perche’ sono stati commessi dei reati. Il permesso viene concesso per motivi umanitari e non per delinquere -ha detto il questore Vincenzo Stingone- c’e’ stato un mancato rispetto delle regole. Chi ha perso il permesso di soggiorno ha dimostrato di essere una persona socialmente pericolosa.
Chi si e’ comportato in questo modo ha causato un danno anche ai propri connazionali che si comportano bene e rispettano le regole”.
Per il questore “l’immigrazione e’ una risorsa preziosa ma c’e’ la necessita’ di coniugare solidarieta’ e legalita’”.