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Aperture domenicali: solidarietà di Confesercenti ai negozianti dei centri commerciali modenesi

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Aperture domenicali nel commercio: le ragioni, espresse in merito dagli esercenti delle gallerie dei centri commerciali modenesi, trovano il sostegno anche di Confesercenti Modena. “Non possiamo che essere solidali con loro – fa sapere l’Associazione – La totale deregolamentazione del settore in materia di orari e aperture festive attuata dal Governo Monti e colto alla lettera dalla grande distribuzione ha di fatto cancellato l’accordo faticosamente raggiunto e sottoscritto da Comune, sindacati, soggetti economici, associazioni imprenditoriali e dei consumatori. Accordo, lo ricordiamo che andava nella direzione giusta in tema di liberalizzazioni, servizio offerto ai consumatori e tutela del lavoro delle PMI del commercio”.

“Questo provvedimento governativo, che la grande distribuzione non ha esitato ad applicare, è destinato ad avere ricadute negative sulla tenuta economica di molte piccole imprese a conduzione famigliare attive all’interno dei centri commerciali. In una situazione generale di calo dei consumi infatti le aperture – obbligatorie specie per le attività in affitto – non solo non stanno producendo incrementi di ricavi, ma corrispondono per contro ad un aggravio dei costi d’esercizio: dal costo del personale, alle spese di gestione”.

Ma se questo risulta essere un aspetto già importante del problema, altri e di non minor conto sostiene Confesercenti, attengono alla sfera personale degli individui ed al loro diritto ad una vita decorosa: “Cose semplici, come il godimento della vita famigliare, la cura e l’educazione dei figli, il tempo libero, le esigenze spirituali e culturali. ‘Prerogative umane’, messe in forte discussione purtroppo dal tipo di vincolo che regola prevalentemente i rapporti all’interno dei Centri commerciali fra ipermercato e galleria, oggi aggravati anche dalla deregolamentazione. C’è necessità pertanto di andare oltre questo vincolo, nella direzione della piena acquisizione del riconoscimento all’esercente delle gallerie commerciali della piena libertà di scelta rispetto all’apertura domenicale, senza che il suo rifiuto si traduca in penalizzazioni per la sua attività”.

“Non è nostra intenzione però relegare l’intera questione al comprensibile malessere di questi operatori. La deregulation attuata dal Governo al settore del commercio che non ha eguali in nessun paese europeo – sostiene Confesercenti – sta in realtà ponendo anche la questione relativa alla rete distributiva che va a delinearsi, col rischio di determinare posizioni di mercato sovrastanti ed antitetiche all’idea e all’obiettivo di liberalizzare il mercato stesso. Senza contare le conseguenze di tipo sociale. Ragioni che, soprattutto in un territorio come il nostro, ad altissima densità commerciale, inducono ad un confronto aperto e allargato: dalle istituzioni, alle associazioni imprenditoriali a quelle dei consumatori, dai soggetti economici della grande distribuzione, al mondo religioso e culturale. Per questo sarebbe quindi opportuno e di conseguenza auspicabile, visto l’impatto sociale e culturale che queste scelte determinano già e determineranno a breve, che i consigli comunali, a partire da quello di Modena ne dibattessero in piena autonomia. Ciò costituirebbe un passo in avanti nel dibattito che gli operatori delle gallerie dei centri commerciali hanno avuto il merito di sollevare e che necessita di trovare soluzioni concrete. Noi siamo pronti ad offrire il nostro contributo in merito, ma anche la politica e le Istituzioni debbono fare la loro parte”, conclude Confesercenti.