Home Attualita' Confesercenti: “Piena solidarietà a Lucia Musti, procuratore aggiunto di Modena”

Confesercenti: “Piena solidarietà a Lucia Musti, procuratore aggiunto di Modena”

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“Tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno a chi in prima persona lotta contro il crimine organizzato”. È ferma la posizione di Confesercenti Modena nel manifestare la propria vicinanza a Lucia Musti, Procuratore Aggiunto di Modena, ora sotto scorta a seguito delle rivelazioni di un pentito. “Col suo prezioso lavoro, ha contribuito in questi anni al contrasto dell’azione malavitosa sul territorio modenese e a tenere alta l’attenzione sulla gravità del fenomeno; che non appare più solo nei termini di ‘rischio infiltrazione’ quanto in quelli di presenza ben radicata e consolidata, data l’accresciuta aggressività – in considerazione anche delle allarmanti intimidazioni cui sono stati oggetto altri magistrati del distretto, nonché il giornalista Giovanni Tizian con le sue coraggiose denuncie – nei confronti in particolare di chi cerca con coraggio di contrastare il fenomeno”.

“Anche di fronte a questi episodi – pone in rilevo Confesercenti Modena – le nostre preoccupazioni aumentano. Non solo la situazione modenese e regionale è seria e allarmante – Non più solamente, come per altro riportato dall’ultimo rapporto nazionale SOS Impresa Confesercenti, il traffico di stupefacenti e attività dichiaratamente illegali, ma: gioco d’azzardo, attività commerciali taglieggiate, l’usura che si è insediata quale credito sussidiario a quello bancario esponendo ad ulteriori rischi le imprese; e poi ancora incendi dolosi, transazioni di denaro sospette, la somministrazione illegale di manodopera nel settore edile, ma anche in quello agroindustria – ma mostra in primo luogo che per troppi anni il problema seppur manifestatosi non è stato valutato adeguatamente. Pur ritenendo fondamentale quindi tenere alta la guardia oltretutto in una situazione economica di sofferenza come quella attuale, occorrerà compiere nuovi e ulteriori passi in avanti nei termini di prevenzione, contrasto e repressione. C’è la necessità di un rafforzamento degli organici, a partire dal loro adeguamento alle esigenze della realtà modenese e regionale, della struttura investigativa operativa sul territorio e in diretto contatto con la DDA di Bologna, come pure di incrementare l’attività di intelligence. È poi nostro auspicio, visto l’interessamento da parte del Ministro dell’Interno Rosanna Cancellieri e la sollecitazione a tal senso del consiglio della Regione, che sia costituito al più presto un ufficio della DIA in Emilia Romagna. Tra le misure inoltre che istituti di credito e istituzioni dovrebbero favorire nel contrasto alla criminalità organizzata vi è anche quella di migliorare l’accesso al credito per le imprese. Le mafie non si combattono solo con la repressione ma agevolando anche lo sviluppo, che deve avvenire nella legalità. Favorire l’accesso al credito quindi significa mettere le imprese in condizioni di continuare ad operare legalmente ed allontanarle da determinate situazioni di criticità che potrebbero avvantaggiare solo le mafie. Ma soprattutto sarà importante l’impegno di tutta la società – a partire dal mondo associativo e imprenditoriale già attivo nella denuncia del fenomeno – anche a segnalare concretamente e in primo luogo alla Procura della Repubblica tutte quelle situazioni in cui vi è la percezione dell’attività delle organizzazioni mafiose”.

Mappa riassuntiva delle infiltrazioni mafiose nelle provincie dell’Emilia Romagna

Tabella riassuntiva beni immobili e confiscati in Emilia Romagna