Home Ambiente Inceneritore, Boschini (PD): “Scenario nuovo, non passo indietro”

Inceneritore, Boschini (PD): “Scenario nuovo, non passo indietro”

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Sullo stop ai lavori sulla terza linea dell’inceneritore, interviene oggi il segretario cittadino del Pd Giuseppe Boschini. La sua dichiarazione:

“Non parlerei di passi indietro, come qualcuno sta facendo, ma della opportuna revisione di un intervento non ancora avviato, alla luce delle mutate condizioni normative e di programmazione. In altri termini: l’ampliamento della attuale linea di termovalorizzazione, con una seconda linea più moderna, meno inquinante, collegabile al teleriscaldamento, senza accrescere i volumi totali già autorizzati, era una scelta legata ad una idea ben precisa: l’autosufficienza della provincia di Modena a smaltire i propri rifiuti, anche quando chiuderemo tutte le attuali discariche. Ora, se in base alle nuove norme nazionali e regionali appena varate la programmazione in tema di rifiuti si pone prevalentemente in termini di ambito regionale, rischia di essere inutile fare un impianto di logica provinciale. Per il futuro, ci aspettiamo venga riconfermata la nostra filosofia, che è quella del Ppgr non ancora approvato e dell’Europa: prima di tutto ridurre i rifiuti prodotti, poi raccoglierli in modo differenziato nel modo più ampio e efficace, avviare al recupero e riuso il massimo possibile del materiale raccolto, potenziando gli impianti dedicati a ciò, avviare alla termovalorizzazione (vera, non solo terminologica, e coi massimi livelli di sicurezza delle emissioni) solo quanto resta di davvero non recuperabile. Ci aspettiamo dalla Regione una programmazione altrettanto rigorosa, in cui il tema ambientale e della gestione del ciclo dei rifiuti sia al centro (a partire dalla chiusura delle discariche, come da direttive europee), e solo alla fine e alla luce di questo si ponga il tema impiantistico, in modo coerente. Sia chiaro però che l’impianto che trovava un assenso nella logica della autosufficienza responsabile provinciale non è più scontato in una scala di programmazione regionale: l’eventuale movimentazione interprovinciale “sarebbe un altro film”, e tutte le valutazioni, tecniche ma soprattutto politiche, andrebbero riprese da zero, senza dare nulla per scontato. L’occasione ci sembra comunque propizia per mantenere e accrescere su Modena gli investimenti in impianti di recupero e trattamento delle frazioni differenziate che sono da tempo previsti in via Caruso: invitiamo su questo tutti gli attori, gestore e amministrazioni, a stringere i tempi perché Modena merita un centro avanzato di recupero delle materie, che è il logico complemento di una raccolta differenziata sempre più spinta. E che può essere un volano per avere un polo locale del riciclo, in linea con le sensibilità ambientali più avanzate e con le logiche di una economia verde. Anche il tema del teleriscaldamento, seppure più difficile se applicato alla sola attuale linea esistente, non andrebbe abbandonato a priori. Dunque davvero nessuno semplifichi il tema millantando ripensamenti o errori: viceversa vediamo in questo cambio di scenario l’occasione per realizzare davvero, nel quadro della futura programmazione regionale, un sistema avanzato e fortemente innovativo di gestione dell’intero ciclo dei rifiuti nella nostra città”.