Home Lavoro Confcommercio Modena: a fianco della Chiesa e dei lavoratori sulle aperture domenicali

Confcommercio Modena: a fianco della Chiesa e dei lavoratori sulle aperture domenicali

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Ancor prima che una questione economica diventa una “causa civile” dove la nostra Associazione si trova a fianco della Chiesa e dei Sindacati dei Lavoratori.

È quanto sostiene Carlo Galassi nella sua veste di Presidente provinciale di Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Modena, parlando della spinosa questione delle aperture domenicali dei punti vendita al dettaglio e delle osservazioni messe in campo sull’argomento nella lettera ai Vicari della città.

Ci troviamo a sostenere una cosa in apparenza ovvia – prosegue Galassi – che cioè dopo sei giorni di lavoro il diritto al riposo è sacrosanto e riguarda sia i lavoratori dipendenti che gli imprenditori, ma vorrei estendere questo diritto alla generalità dei cittadini. Concerne infatti tutti l’unità della famiglia, la cura dei figli, le relazioni tra moglie e marito e le riflessioni che possono svolgersi all’interno del nucleo famigliare solo nei momenti lasciati liberi dal lavoro.

Non è allargando l’apertura dei negozi nella giornata domenicale che si risolvono i problemi economici perché è dimostrato, soprattutto in momenti di contrazione dei consumi, che non si moltiplicano certo gli acquisti mettendo a disposizione una giornata in più di apertura. Al contrario, questo è certo, si moltiplicano i costi a carico delle imprese, si comprimono i loro margini, si riduce la competitività delle piccole e medie aziende inducendole alla chiusura. Se poi si conta che la perdita di 3 posti di lavoro nelle piccole aziende ne crea soltanto 1 nella grande distribuzione, è evidente che sta succedendo l’esatto contrario di quel che dovrebbe avvenire in questo momento.

Non è certo disgregando il nucleo famigliare che si può pensare di determinare l’evoluzione civile di una società e non è costringendo al lavoro domenicale dipendenti e piccoli imprenditori che la distribuzione commerciale diventa più efficiente e produttiva. È invece il caso – conclude Carlo Galassi Presidente provinciale di Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Modena – per il bene degli imprenditori e dei cittadini, trovare un accordo di carattere provinciale che corregga questo provvedimento che solo un malinteso economicismo può annoverare tra quelli che portano progresso nelle società civile ed economica. L’accordo deve riguardare tutte le istanze civili, economiche e religiose e può tener conto di eventuali aperture nel corso dell’anno che siano in corrispondenza di eventi di particolare rilievo per il territorio.