Secondo l’accordo aziendale, valido per il triennio 2011-2013, firmato tra l’Ausl, la Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale, dai sindacati Snami e Smi; i medici di famiglia modenesi ricevono incentivi dall’Ausl se dimostrano all’azienda sanitaria di avere prescritto meno farmaci ai malati, di avere sostituito farmaci più costosi con altri meno costosi, di aver prescritto i più economici farmaci generici e meno esami di laboratorio e/o indagini specialistiche.
Sostanzialmente il medico incassa di più via via che prescrive di meno o sostituisce farmaci in uso con altri meno costosi.
Siamo oltremodo convinti che il medico debba continuare ad agire secondo scienza e coscienza e non ispirarsi a esigenze d’altra natura…..tanto più se l’ispirazione è incentivata da un compenso.
Siamo consapevoli che questo accordo serva a fronteggiare i costi della spesa pubblica sanitaria in tempi di crisi; ma non siamo assolutamente d’accordo sul fatto che la salute di un paziente possa essere oggetto, cosi facilmente, di tagli e risparmi.
(Movimento 5 stelle Modena e Provincia)