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UniCredit e la Questura di Bologna uniti contro le truffe agli anziani

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Sono state 110 le denunce per truffa agli anziani nel 2011 in provincia di Bologna, di cui circa 70 quelle consumate ai danni di anziani nel solo capoluogo, con un trend in crescita rispetto alle complessive 82 denunce per truffa presentate in tutto il 2010 (di cui 57 consumate). Poco meno di 30 sono i casi denunciati entro marzo 2012 (*). E’ un fenomeno, quello delle truffe, purtroppo sempre più diffuso e che colpisce in particolar modo le fasce più deboli della popolazione. Per questo UniCredit e la Questura hanno deciso di proseguire a Bologna, il progetto “Occhio alle truffe”, finalizzato a sviluppare nella popolazione una sempre maggiore sensibilità sul tema della criminalità organizzata e in particolare sul fenomeno delle truffe agli anziani.

Si è svolto dunque oggi il secondo appuntamento del ciclo di incontri di prevenzione “Occhio alle truffe” che ha visto intervenire i dirigenti della Squadra Mobile di Bologna, Fabio Bernardi e Pietro Morelli; Nicoletta Giuliante, Responsabile della Sezione reati contro il patrimonio della Questura di Bologna, e il Vice Questore aggiunto, Paolo Pizzimenti; Marco Vinicio Zanella, Direttore Area Commerciale Bologna UniCredit; e Pietro Blengino del Dipartimento Sicurezza di UniCredit Business Integrated Solutions.

Una platea composta da un centinaio di cittadini bolognesi – clienti e non di UniCredit – ha quindi preso parte all’iniziativa di formazione e informazione nel corso della quale sono state illustrate le tecniche utilizzate dai malviventi, le misure utili per evitare di cadere vittime di truffe e i comportamenti utili per prevenirle. Il prossimo 3 maggio il progetto farà tappa a San Giovanni in Persicelo per un incontro aperto ai cittadini, organizzato da UniCredit con il Comune e le forze dell’ordine del territorio.

“Questa iniziativa è di grande rilevanza – ha affermato il Questore di Bologna, Vincenzo Stingone – perché mira a debellare uno dei fenomeni criminali più odiosi che è quello delle truffe alle fasce più deboli della popolazione. Proprio per questo è assai apprezzabile la proficua collaborazione instaurata con UniCredit, nella convinzione che per contrastare le truffe non basta soltanto un’energica repressione, ma bisogna puntare anche e soprattutto sulla prevenzione. La polizia collabora e fornisce il proprio supporto a tutte le realtà cittadine, enti e istituzioni. Bisogna “fare squadra” tutti insieme. I dipendenti bancari possono fare molto per questo, aiutando quindi le Forze di Polizia a combattere questo fenomeno criminale. Infatti, agevolare nei dipendenti bancari la conoscenza delle tecniche utilizzate dai malviventi, unita alla conoscenza che hanno dei loro clienti e dei comportamenti bancari abituali, può aiutare gli addetti allo sportello a reprimere o sventare tentativi di truffe ai danni di anziani. La parola d’ordine deve essere ‘solidarietà’.

Il titolo della Festa della Polizia che si celebrerà il prossimo 26 maggio “C’è più sicurezza insieme” non è un semplice slogan ma è l’espressione di ciò che avviene tutti i giorni con la collaborazione fianco a fianco di Istituzioni, Enti privati e cittadini. Solo se saremo in grado di dare linfa vitale a questo percorso riusciremo a fare di Bologna una città sempre più sicura.”

“Per il secondo anno, allarghiamo il nostro progetto di prevenzione contro le truffe rivolto ai dipendenti del nostro istituto, anche ai cittadini nell’ottica di svolgere sempre più e sempre meglio un servizio a tutto tondo per i nostri clienti. Già da diversi anni il Gruppo ha deciso di investire molto nella formazione specifica dei propri dipendenti per aiutarli ad aumentare la loro sensibilità anche nel riconoscere possibili raggiri ai danni della clientela – ha aggiunto Marco Vinicio Zanella Direttore Area Commerciale Bologna UniCredit – Conoscere di persona il correntista, quali operazioni bancarie esegue di norma e con quale frequenza può rivelarsi fondamentale per sventare un tentativo di truffa. Questo è un fatto che abbiamo già verificato nel tempo. Grazie alla perizia e alla sensibilità dei nostri colleghi e al rapporto di continuità e fiducia che essi sono riusciti ad instaurare con i clienti, è stato possibile infatti arginare il fenomeno..” Tutto questo si inserisce in un contesto di estrema attenzione di UniCredit per il territorio non solo da un punto di vista strettamente bancario, come evidenziato anche da altre iniziative a favore della cittadinanza quali la formazione finanziaria per gli studenti del Liceo Galvani e la raccolta fondi a favore dell’Hospice Seragnoli.

“I risultati finora raggiunti nella prevenzione dei raggiri ci confortano – ha affermato Pietro Blengino del Dipartimento Sicurezza di UniCredit Business Integrated Solutions. Solo nell’ultimo anno sono stati numerosi i casi di truffe ad anziani che siamo riusciti a sventare. La sicurezza della propria clientela è un elemento che sta molto a cuore a UniCredit che ha previsto una diffusa installazione di nuovi erogatori di contante che consentono ai cassieri di operare senza dover lasciare banconote incustodite e l’adozione di un innovativo impianto di videosorveglianza a distanza. In questo modo sarà quindi possibile ridurre la somma di denaro immediatamente disponibile, scoraggiando i malintenzionati, ed effettuare il monitoraggio continuo dell’agenzia da parte di un operatore in grado di avvisare le Forze dell’Ordine in caso di rapina o di comportamento sospetto” .

“Occhio alle truffe” prosegue e intensifica un rapporto di collaborazione già avviato dal 2005 tra UniCredit e le Forze dell’ordine in tutta Italia, attraverso la formazione e l’informazione dei dipendenti della banca. Un’iniziativa che nel tempo ha permesso di individuare e sventare numerose truffe ai danni dei clienti dell’istituto in Emilia Romagna.

Come ha tenuto a precisare il Fabio Bernardi, Dirigente della Squadra Mobile di Bologna, sono certo diverse le tecniche adottate dai malviventi per avvicinare gli anziani e spingerli e prelievi anomali in banca. Possono presentarsi con fare molto suadente, come nel caso di una anziana signora che è stata fermata per strada da uno sconosciuto: “ho parlato poco fa con suo figlio che mi deve ancora pagare un computer, mi ha detto di rivolgermi a lei. Se non ricevo i soldi oggi sarò costretto a far emettere un decreto ingiuntivo con addebito a suo nipote anche delle spese legali e degli interessi. se vuole aiutare suo figlio mi da lei subito i soldi, posso accompagnarla io stesso in banca” in questo caso viene poi passato un cellulare in cui un sedicente figlio conferma la richiesta del truffatore, mentre la linea é disturbata “a causa del poco campo”. Non sono rari i casi in cui i malviventi si fingono direttamente parenti della vittima, come è accaduto a una cliente ottantenne che ha ricevuto la seguente telefonata sempre dal “finto” nipote: ““Zia, sono disperato. Ho bisogno subito di 10.000 euro, mi sono messo nei guai e solo tu mi puoi aiutare. Ma non dire nulla a nessuno, vai in Banca e dici che i soldi sono per te”. Non bisogna aver paura di segnalare alle Forze dell’Ordine i sospetti o i tentativi di truffa di cui si è stati vittima o sono stati vittime dei conoscenti. È importante che nessuno si chiuda in sé stesso ma esprima ad altri i propri dubbi. La Polizia è disposizione per fornire aiuto al cittadino che ne ha bisogno, così come tutti gli operatori che lavorano a contatto con il pubblico. I direttori di banca e i cassieri costituiscono un valido supporto anche per le Forze dell’Ordine e la collaborazione instaurata con UniCredit in questi anni lo testimonia.

Sono solo alcuni esempi di tentativi di truffa ad anziani conclusi con l’arresto dei malviventi, grazie agli insegnamenti dell’apposito addestramento compiuto dai dipendenti di UniCredit con le Forze dell’Ordine. Gli incontri per la prevenzione delle truffe agli anziani si sono già svolti con successo in molte città italiane in questi ultimi anni. UniCredit, infatti, è impegnata da tempo nella lotta contro le truffe con investimenti che vanno dal continuo miglioramento delle sue strutture, all’attenta manutenzione di tutti gli impianti presenti nelle agenzie e nelle filiali, agli investimenti in tecnologia e soluzioni innovative.

* Fonte: Questura di Bologna