Uno sguardo d’insieme ai titoli che compongono il cartellone del Teatro Storchi e del Teatro delle Passioni della stagione 2012-2013 fa subito emergere due pensieri netti e distinti: il primo riguarda l’importante sforzo produttivo che ancora una volta lo stabile modenese afferma con forza e determinazione nonostante i severi tagli economici che ne penalizzano la programmazione, il secondo la scelta netta di concentrare l’attività di programmazione al Teatro delle Passioni pensato e vissuto come il luogo privilegiato che vedrà nascere in forma compiuta ben sei delle sette produzioni che lo Stabile Regionale sosterrà nella stagione che si inaugura l’autunno prossimo.
Sarà infatti il Teatro delle Passioni ad ospitare l’apertura della stagione, sarà questo teatro il luogo da vivere ancor più intensamente nella prossima stagione. ‘E’ una stagione basta molto sugli interpreti – ha detto Pietro Valenti , direttore di Emilia Romagna Teatro – anche se è molto importante per noi andare avanti con il teatro di regia. In Italia è ancora possibile fare questo tipo di teatro ed è una prerogativa di ERT nel segno della qualità: Dietro a tutto questo c’è una scelta e un pensiero rivolto al futuro’.
Sottolinea l’eccezionalità di questa scelta un fuori programma allo Storchi dove andrà in scena uno spettacolo di Babilonia Teatri una tra le più brillanti e rivoluzionarie realtà italiane del teatro di ricerca. A Modena presenteranno Pinocchio, progetto che coinvolgerà in un’unica performance una decina di attori della compagnia Amici di Luca – formata da persone uscite dal coma che hanno intrapreso da tempo un percorso terapeutico – e cinque attori della compagnia.
Sul palco delle Passioni vi saranno ben due lavori realizzati grazie al contributo erogato dalla Regione Emilia-Romagna al Cantiere delle Arti. Si tratta di cantieri transnazionali finalizzati alla creazione di percorsi per giovani attori, grazie al quale si è già reso realtà Karamazov spettacolo dove Cèsar Brie ha diretto giovani allievi di un laboratorio, a conclusione appunto di un processo e di un percorso di formazione. Questo progetto nel corso della nuova stagione si declinerà in due ulteriori esiti : Simposio di Platone per la regia di Andrea De Rosa giovane regista già direttore del Teatro Mercadante di Napoli e Ifigenia in Aulide di Euripide per la regia di Marco Plini, di cui gli spettatori ricorderanno la messa in scena di ‘Freddo’ di Lars Norèn.
La sala di Via Sigonio ospiterà il debutto di Finale d’amore lavoro in cui il talentuoso regista e autore francese Pascal Rambert dirigerà Luca Lazzareschi e Anna Della Rosa, giovani ma già affermati protagonisti della scena teatrale italiana. Nell’ormai imminente festival VIE si potrà vedere, intanto, la versione originale francese Clôture de l’amour (Teatro delle Passioni sabato 26 e domenica 27 maggio). Un confronto teso e lucido sulla fine della storia d’amore di una giovane coppia.
Sempre VIE ospiterà, sabato 1 e domenica 2 giugno, al Teatro Herberia di Rubiera, Francamente me ne infischio il ciclo che Antonio Latella dedica a ‘Via Col Vento’, romanzo di Margaret Mitchell reso celebre dalla versione cinematografica di Victor Fleming, cui il regista napoletano si ispira liberamente: Francamente me ne infischio è un progetto composto da cinque episodi, una maratona che VIE ospita in anteprima e che replica nel corso della stagione al Teatro delle Passioni.
Luciano Colavero, già finalista al Premio Riccione e assistente di Peter Stein, metterà in scena Sono soltanto animali, testo scritto a quattro mani con Federico Olivetti, di cui sarà unico protagonista Antonio Tintis che alcuni ricorderanno attore della fortunata produzione di Emilia Romagna Teatro La Resistibile ascesa di Arturo Ui il cui regista Claudio Longhi, ritroviamo adesso impegnato nell’allestimento di un nuovo lavoro Il ratto d’Europa.Per un’archeologia dei saperi comunitari. Un progetto teatrale complesso, concepito non come un semplice allestimento scenico, bensì pensato nella forma di un lavoro collettivo, partecipativo, realizzato in collaborazione con la cittadinanza modenese che ne sarà protagonista. Una riflessione molto attuale sull’Europa di cui la nostra Nazione è membro, per trasformarsi in un viaggio tra le difficoltà economiche e non solo che stiamo vivendo alla ricerca di un futuro possibile.
Il regista siciliano Roberto Andò firma la regia di Leonilde, monologo di Sergio Claudio Perroni un omaggio alla vita di Nilde Jotti.di cui sarà protagonista la brava Michela Cescon,
Laura GIbertini, giovane e talentuosa danzatrice modenese, dedica il suo assolo di danza alla scrittrice francese Virginie Despentes già autrice di Baise-moi. un romanzo poi divenuto film che suscitò grande scandalo nell’opinione pubblica. Io, Virginie, trae ispirazione da King Kong Girl un testo duro, provocatorio che tratta temi forti come lo stupro e la pornografia, con una scrittura che passa dall’asprezza dell’invettiva alla tenerezza dei ricordi.
Sul palco dello Storchi Troiane di Euripide nella lettura registica che ne fa Marco Bernardi direttore artistico dello Stabile di Bolzano che dirige con successo da molti anni. Lo stesso Stabile produce Exit, titolo in cartellone alle Passioni testo del trentacinquenne Fausto Paravidino ,brillante attore e drammaturgo il cui ‘La malattia della famiglia M.’, ha già avuto l’onore di essere allestito sul palco della Comedie Française a Parigi.
Il milanese Teatro dell’Elfo, compagno di lavoro di Emilia Romagna Teatro nel pluripremiato Angels in America, presenta al Teatro Storchi The History Boys di Alan Bennett, spettacolo con un cast giovane e convincente che ha saputo guadagnarsi ben tre Premi Ubu nel 2011: Miglior Spettacolo dell’anno, Miglior Attrice non protagonista (Ida Marinelli), Nuovo attore under 30 (gli 8 ragazzi).. Sempre Teatro dell’Elfo presenta al Teatro delle Passioni Rosso, spettacolo ancora fresco di debutto, un omaggio al celebre pittore statunitense di origine lituana Mark Rothko morto suicida nel 1970 e oggi fra gli artisti più quotati al mondo.
Il palcoscenico dello Storchi, continua a proporre un cartellone che sa riservare la giusta attenzione ai grandi protagonisti della scena teatrale italiana nel segno costante della qualità. Torna a Modena Alessandro Gassman in una prova d’attore di grande impegno: sarà infatti sul palco nelle vesti di Riccardo III grande eroe tragico tratteggiato mirabilmente da Shakespeare. Ritroviamo Luca Zingaretti volto celebre del piccolo schermo qui autore e regista di Torre d’avorio testo del drammaturgo sudafricano Ronald Harwood sulla necessità di schierarsi nella società civile, sempre Harwood, per una felice coincidenza, è l’autore di Servo di scena testo che porterà a Modena un grande protagonista della scena come Franco Branciaroli.
Paolo Rossi torna in scena con una lavoro di ispirazione chiaramente autobiografica My Life. L’uomo che sognava le barzellette.
Eros Pagni, attore amatissimo dal pubblico modenese torna a Modena porta in scena con la compagnia dello Stabile di Genova, nella nuova messa in scena de La Scuola delle Mogli di Molière, sarà Mario Martone regista teatrale e cinematografico e direttore artistico del Teatro Stabile di Torino, a firmare la regia del suo nuovo lavoro Serata a Colono da un testo di Elsa Morante, in cui Martone dirige un cast ancora in formazione, in cui spicca un sempre grande Carlo Cecchi.
Ancora: ART testo di Yasmina Reza già autrice del celebre Dio delle Carneficina che ha avuto una recente versione cinematografica diretta da Roman Polanski.porta sul palco dello Storchi tre ottimi attori: Alessio Boni, Alessandro Haber e Gigio Alberti.
Completano il cartellone dello Storchi due debutti assoluti per l’Italia: Onegin Commentaries che il lettone Alvis Hermanis artista molto amato da Emilia Romagna Teatro, regista di Le Signorine di Wilko porta in Italia con gli interpreti della sua compagnia del Nuovo Teatro di Riga e, in anteprima assoluta, la nuova creazione di Pippo Delbono dal titolo, ancora provvisorio, di Orchidee. Delbono torna a Modena dopo il tutto esaurito registrato al Teatro Comunale di Modena con Dopo la battaglia spettacolo vincitore del Premio Ubu come spettacolo dell’anno dove presenta in anteprima assoluta al Teatro Storchi il suo nuovo lavoro che troverà compimento con la sua compagnia. L’artista ligure, in questi giorni al Festival di Cannes in quanto attore del nuovo film di Bernardo Bertolucci, Io e te sta pensando ad un lavoro in cui il linguaggio teatrale e quello cinematografico possano trovare inedite forme di incontro e interazione.