Il gioco oggi rappresenta una delle piaghe sociali e un problema per molte persone e famiglie anche nella nostra città. È infatti particolarmente significativo l’aumento delle persone in trattamento per disturbo da gioco d’azzardo patologico, come confermato dai dati dell’azienda sanitaria modenese, anche a Sassuolo. Maria Cristina Vandelli, coordinatrice di Alleanza Per l’Italia Sassuolo, si rivolge ai sindaci Bursi, Caselli, Richeldi e Pistoni: «Non possiamo continuare a far finta di niente, è necessario trovare una soluzione anche se ci rendiamo conto che contrastare ciò che lo Stato autorizza e incentiva è come andare contro ai mulini a vento. Però qualcosa a livello centrale, grazie al monito del Presidente della CEI Bagnasco e all’impegno in primis della senatrice di Alleanza Per l’Italia Emanuela Baio, si sta muovendo».
Vandelli aggiunge: «Vogliamo provare a fare un passo per volta chiedendo ai Comuni del Distretto di intervenire magari vietando l’installazione di nuove macchinette da gioco con vincite in denaro e che quelle già esistenti siano ridistribuite sul territorio ad almeno 300 metri in linea d’aria da alcuni luoghi sensibili come istituti scolastici e formativi, centri ludico-ricreativi-sportivi, culturali e d’aggregazione, strutture sanitarie e socio-assistenziali, luoghi di culto, biblioteche e parchi pubblici seguendo così il modello di comuni come Empoli, Padova o Vicenza dove il sindaco ha vietato la pubblicità di sale gioco e scommesse in tutti gli spazi pubblici della città».
«Inoltre – conclude la Vandelli – chiediamo l’impegno delle amministrazioni a destinare fondi per curare la patologia della dipendenza da gioco compulsivo e a promuovere in città e nelle scuole una serie di campagne ed iniziative dedicate a far conoscere il rischio della dipendenza da gioco».