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Crisi: sono 397 i dirigenti licenziati in regione da inizio anno

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Dall’inizio dell’anno 397 dirigenti sono stati licenziati nella regione Emilia Romagna, di cui 127 a Bologna e gia’ 397 e 127 nei primi quattro mesi del 2012. Solo uno su due si ricolloca coma dirigente, per gli altri incarichi temporanei, consulenze, avvio di attivita’ imprenditoriali sino alla ancor piu’ drammatica e vana ricerca di un incarico che non arriva per anni. E i 2.000 manager associati a Manageritalia Bologna hanno tenuto oggi l’Assemblea elettiva chiamata a designare i nomi dei nuovi consiglieri. E’ infatti in scadenza il mandato del precedente.

Sara’ poi la prima riunione del nuovo consiglio direttivo, si legge in una nota, a scegliere tra i componenti il nuovo presidente che guidera’ con i suoi colleghi l’Associazione per i prossimi quattro anni, sino al 2016. Al centro dei lavori la difficile situazione economica e sociale. Anche i dirigenti come tutti gli italiani sentono il peso di quanto sta accadendo. Chi, e per fortuna sono la maggioranza, continuando a guidare le aziende per fare fatturato e aumentare l’occupazione. Altri, che comunque non sono pochi visto che dal 2008 al 2011 in Emilia e Romagna nel settore privato sono stati licenziati 3.147 dirigenti e altri 397 si sono aggiunti nei primi quattro mesi del 2012. Di questi ben 950 sono di Bologna e altri 127 si sono aggiunti solo nei primi quattro mesi del 2012.

Una volta licenziati per tutti la strada e’ in salita. Nel giro di alcuni mesi, massimo un anno, il 50% circa ritrova un incarico come dirigente, per gli altri incarichi come quadro (4%) o di tipo consulenziale 33% o imprenditoriale 11%. Tra questi non pochi (10% circa) quelli non riescono a raggiugere un reddito seppur minimo e quindi di fatto permangono disoccupati senza alcun sostegno tipo cassaintegrazione ecc. (che per i dirigenti non c’e’), se non quanto ricavabile da alcuni ammortizzatori contrattuali. Le previsioni per il 2012 sono al momento piuttosto negative, perche’ dopo un lieve miglioramento in atto nei primi mesi del 2011, da settembre in poi l’acuirsi della crisi ha visto un aumento delle situazioni difficili con crescita dei licenziamenti e diminuzione delle assunzioni. Sino ad aprile 4.500 dirigenti licenziati in Italia.

“L’economia della regione – dice Mario Mantovani, presidente uscente di Manageritalia Bologna – pur avanzata e competitiva in questo periodo di profonda crisi, sta mostrando la corda, soprattutto in alcune realta’ territoriali e Bologna e’ tra queste anche perche’ qui incide il fatto che molte multinazionali e/o grandi aziende assottigliano i vertici, si fondono o si ritirano dal nostro Paese. Tutto questo, mentre abbiamo bisogno che le tante e virtuose realta’ imprenditoriali medio piccole e piccole della regione trovino modalita’ per competere efficacemente grazie a una vera e solida gestione manageriale e alla capacita’ di agire insieme in rete o comunque collaborando per aggredire i mercati nazionali e globali”.

“Quindi, i dirigenti, – prosegue Mantovani – sempre licenziabili per contratto, hanno in questi ultimi anni visto notevolmente aumentare la difficolta’ di ricollocarsi. Un problema che alla luce della recente riforma pensionistica e dell’innalzamento dell’eta’ pensionabile diventa ancora piu’ serio e che oltre che personale e sociale e’ anche economico, vedendo disperdere valide professionalita’ delle quali la nostra economia avrebbe tanto bisogno”.

“Forse la vera soluzione, supportata dagli incentivi, – aggiunge Mantovani – e’ un’altra e e’ culturale. Aiutare i manager a gestire sempre piu’ attivamente il loro sviluppo professionale e la loro ricollocazione, ma anche e soprattutto far si’ che le tante imprese ancora prive di presenza manageriale, soprattutto le pmi, capiscano che devono avvalersi di queste preziose risorse che, proprio perche’ esperte e capaci di dare un forte contributo a competitivita’ e crescita, divengono indispensabili per stare sul mercato e competere con successo”.