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Terremoto, situazione critica per le imprese dell’Area Nord

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Il terremoto di domenica, che ha avuto come epicentro Finale Emilia e San Felice e interessato Mirandola, Medolla, Cavezzo e Concordia, ha determinato conseguenze molto gravi anche sul sistema economico del distretto dell’Area Nord.

Su un totale di oltre 150 imprese che fanno capo a Confindustria Modena e che danno lavoro a quasi 9.000 dipendenti, circa il 70% ha registrato danni strutturali di entità media o grave a capannoni e impianti. Danni che hanno obbligato le imprese a interrompere l’attività produttiva.

Oggi, il direttore di Confindustria Modena Giovanni Messori ha fornito alla Prefettura una prima mappatura delle aziende coinvolte nel sisma e dei danni subiti. Una mappatura necessaria alla Protezione civile e ai Vigili del fuoco per avviare con la massima celerità i rilievi e i sopralluoghi necessari.

Per fare fronte alla sospensione dell’attività produttiva, invece, insieme alle tre confederazioni sindacali è stato avviato un percorso preferenziale per stabilire delle procedure standard che rendano il più semplice possibile il ricorso alla cassa integrazione ordinaria per eventi eccezionali.

Giovedì 24 maggio, Confindustria Modena e Cgil, Cisl e Uil sigleranno per conto di tutte le aziende che ne hanno fatto richiesta un verbale unico utile alla concessione della Cigo. Per ulteriori informazioni le imprese possono rivolgersi all’Area sindacale di Confindustria Modena inviando una mail a sindacale@confindustriamodena.it o telefonando allo 059.448325.