Cinque miliardi di euro per l’Emilia Romagna, 800 milioni per l’area reggiana. Non sono solo numeri, è un impegno concreto per il territorio, quello presentato oggi da UniCredit a Reggio Emilia.
Un duplice impegno che, più in generale, l’istituto porterà avanti da oggi al 2015: mettere a disposizione 9 miliardi di euro per le imprese del Centro Nord (Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche) e accompagnare 3500 aziende di questo territorio nel percorso di internazionalizzazione. Questi gli obiettivi di “UniCredit per il Centro Nord” che costituisce la declinazione territoriale di “UniCredit per l’Italia”, il manifesto di UniCredit per l’economia del Paese, presentato lo scorso marzo a Roma.
Nell’ambito del piano portato avanti dal Gruppo, circa 5 miliardi di euro sono destinati allo sviluppo dell’Emilia Romagna e, più in dettaglio, circa 800 milioni sono stati stanziati per supportare le imprese di Reggio Emilia.
In che modo? A spiegarlo sono stati questa mattina, presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, Luca Lorenzi, Responsabile di Territorio Centro Nord UniCredit; e Giampiero Bergami, Direttore Network Emilia Romagna UniCredit; insieme con Massimo Morselli, Direttore Commerciale Reggio Emilia UniCredit, e Livio Stellati, Direttore Commerciale Reggio Emilia Nord UniCredit. I contenuti del piano operativo sono stati illustrati a Enrico Bini, Presidente della CCIA di Reggio Emilia; Sonia Masini, Presidente della Provincia di Reggio Emilia; Ugo Ferrari, Assessore del Comune di Reggio Emilia; e ai rappresentanti delle Associazioni di categoria del territorio reggiano.
“Dopo aver portato a termine un’importante operazione di rafforzamento del capitale da 7,5 miliardi di euro, che rende UniCredit una delle banche più solide nel panorama europeo – spiega Luca Lorenzi – stiamo ora lanciando un progetto di sostegno dell’economia reale con l’obiettivo di favorire la ripresa e il ritorno alla crescita. In concreto metteremo a disposizione circa 5 miliardi di euro per le imprese dell’Emilia Romagna, di cui una parte significativa, 800 milioni di euro, specificatamente per il territorio reggiano”.
“Si tratta di fondi – aggiunge Giampiero Bergami – destinati al rafforzamento patrimoniale delle imprese, al supporto diretto all’innovazione e al finanziamento e all’ottimizzazione del capitale circolante, utilizzando anche lo strumento dei Consorzi Fidi. Puntiamo a favorire la nascita e lo sviluppo di ‘Reti di impresa’ e ci proponiamo di accompagnare le aziende di questo territorio oltre i confini nazionali, favorendo la ripresa e il consolidamento del business. Oggi quindi presentiamo il nostro piano di intervento per il territorio reggiano. La linea di azione è duplice: supportare con azioni concrete i piani di crescita delle imprese e incentivare l’export, nella convinzione che la ricerca di nuovi mercati può essere una valida strategia di uscita dalla crisi. Confermiamo così, con fatti concreti e con grande entusiasmo, il nostro principale obiettivo: essere partner del territorio”.
Un territorio nel quale UniCredit affonda storiche radici, è presente con 79 agenzie dedicate alle famiglie e alle imprese e un team composto da 600 persone. Su tale territorio, UniCredit investe assai di più di quanto raccoglie. A dirlo con chiarezza sono i dati: sull’area reggiana, UniCredit ha chiuso il 2011 registrando oltre 3 miliardi e 400mila euro di impieghi, con una raccolta di 1miliardo e 600mila euro. L’incremento totale degli impieghi ha superato il 9% rispetto all’anno precedente (+0,4% alle famiglie e +14% alle imprese).
UniCredit per il Centro Nord” si baserà su due filoni: il supporto ai piani di crescita delle imprese locali (UniCredit per i Territori) e l’incentivazione dell’export e di politiche virtuose di internazionalizzazione (UniCredit International)”.
UniCredit per i Territori
UniCredit mette a disposizione 9 miliardi di euro in tre anni per finanziare la crescita delle imprese del Centro Nord, con interventi articolati su piani diversi, ma tra loro collegati e accomunati dallo stesso obiettivo.
Una parte delle risorse (1,7 miliardi di euro, di cui 150 milioni per Reggio Emilia) verrà destinata al rafforzamento patrimoniale delle imprese attraverso prodotti che ne facilitino la ricapitalizzazione e consentano di usufruire degli incentivi ACE (Aiuti alla Crescita Economica), un’offerta e un modello dedicato per la costituzione di reti di imprese e la valorizzazione delle garanzie dei Confidi. In particolare per l’Emilia Romagna che è la terza regione d’Italia, dopo Toscana e Lombardia, per numero di Contratti di Rete: sono 178 le aziende coinvolte. UniCredit punta ad incentivare questa tipologia di aggregazione produttiva con prodotti specifici, nuova liquidità e progetti mirati.
Parte rilevante dei fondi (4,6 miliardi) verrà poi destinata al finanziamento e all’ottimizzazione del capitale circolante (400 milioni per Reggio), con un piano specifico che fa leva su UniCredit Factoring per accelerare lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione. Nello specifico, UniCredit aumenterà del 50% il proprio livello di operatività per quanto riguarda l’anticipo fatture dei crediti delle imprese verso la PA, superando la quota di mercato che la banca detiene attualmente nel settore.
L’attenzione alla crescita dimensionale delle imprese del Centro Nord è collegata al supporto diretto all’innovazione (2,7 miliardi, di cui 250 milioni per Reggio), altra condizione necessaria per competere su mercati contraddistinti da sempre maggiore concorrenza e da una spinta decisa verso le nuove tecnologie; in questo ambito un focus specificato sarà riservato alla nuova imprenditoria e alla riprogettazione di specifici distretti e aree industriali.
Nel suo piano, UniCredit ha previsto anche la realizzazione di Laboratori Territoriali finalizzati a promuovere lo sviluppo di distretti che presentano un’importante vocazione all’innovazione, pur trovandosi in contestuale situazione di difficoltà: nella zona è previsto un particolare focus al settore delle ceramiche.
Nell’ambito del supporto ai progetti per l’innovazione, è stato avviato uno specifico piano di mappatura delle aziende che promuovono “Ricerca e sviluppo” in Emilia Romagna, realizzato da Aster e sostenuto da UniCredit. Si tratta di un archivio, consultabile via web, che ha già permesso di individuare e analizzare oltre 5mila imprese emiliane che investono a vario titolo su “Ricerca e sviluppo”. Ciò consentirà di effettuare un’analisi di contesto sulle aziende al fine di supportarne la crescita.
UniCredit International
Per completare il quadro di interventi a sostegno dell’economia reale del territorio, UniCredit, principale banca italiana all’estero, si impegna a supportare il percorso di internazionalizzazione di 3500 mila imprese del territorio Centro Nord (300 aziende per la provincia di Reggio Emilia), attraverso la nuova piattaforma UniCredit International che prevede:
– un piano di orientamento e formazione per imprenditori che si aprono all’export (incontri di orientamento all’Estero e corsi di formazione all’esportazione nei prossimi tre anni che si aggiungono a 270 corsi di educazione bancaria e finanziaria che interesseranno circa 8000 persone nell’area di Centro Nord. Solo in Emilia Romagna si terranno 130 appuntamenti formativi che coinvolgeranno quasi 4000 iscritti).
– un percorso di facilitazione nella ricerca di clienti all’estero, basato sull’accesso alla rete di relazioni internazionali di UniCredit (incontri B2B tra imprese italiane e operatori stranieri). Proprio a Reggio Emilia è previsto il primo di questi eventi: il 5 luglio a Villa Spalletti, si terrà un incontro fra buyers russi e polacchi con produttori emiliani del settore agro-alimentare.
– una nuova rete composta da 18 Centri Estero decentrati sul territorio, di cui 10 in Emilia Romagna, in stretto collegamento con 22 Desk Internazionali attivi presso le banche commerciali del Gruppo UniCredit presenti all’estero e 28 fra Filiali Estere e Uffici di Rappresentanza che la banca conta oltre confine.