Il Consiglio Direttivo Regionale del PSI Emilia Romagna, sabato 26 Maggio, si è riunito per esaminare la situazione politica nazionale ed in particolare quella della nostra Regione, all’indomani dell’esito delle ultime elezioni amministrative. Il Direttivo Regionale, nel condividere la relazione del segretario regionale Franco Benaglia ha deciso di lanciare la Costituente del Partito Socialista Europeo Italiano, partendo dalla nostra regione.
Il PSI dell’Emilia Romagna prende atto che la richiesta che arriva dagli elettori all’indomani del voto amministrativo e quella di una forte spinta al cambiamento. Un spinta al cambiamento tanto forte da travolgere anche sistemi di governo locale consolidati nel tempo come quelli della nostra regione.
Il PSI dell’Emilia Romagna crede che gli negli elettori, della nostra regione, si sia sempre più consolidata, la percezione che il sistema dei partiti, del governo locale, sia sordo, lontano, irriformabile dal suo interno, quindi i cittadini, gli elettori si sono mobilitati anche al di fuori del vecchio sistema. Astensionismo, proliferazione di liste civiche, spesso dalla natura culturale e politica non sempre diverse da quelle delle alleanze ufficiali di centro sinistra, oltre che in una forte conferma di consenso a favore del Movimento 5 stelle, ne sono una dimostrazione.
Il risultato di Parma, Budrio, Comacchio, evidenzia che l’Emilia Romagna, roccaforte del centro-sinistra, esempio di un sistema consolidato, democratico, partecipato del governo locale, è contagiata da una profonda sfiducia che rivela le difficoltà di capire un mondo che cambia, chi doveva capire ha avuto, a tutt’oggi il comando politico del nostro territorio. “Rinnovarsi o perire”, questo ci ha insegnato un grande uomo come Nenni.
Come PSI dell’Emilia Romagna vogliamo contribuire a cambiare, in chiave europea, la politica e il sistema della rappresentanza dei partiti. Lanciamo da subito la proposta della “costituente del PES in Italia, partendo proprio dall’Emilia Romagna”. Dobbiamo fare questo se vogliamo dare una prospettiva europea e più credibile a tutto il campo della sinistra italiana all’interno di una piattaforma più solida di un nuovo governo dell’Europa e dell’I