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Terremoto: i numeri della solidarietà reggiana

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In soli due giorni 83 professionisti disponibili per i sopralluoghi, 102 persone a ospitarne altre 560. C’è chi ha cucinato 50 chili di tortelli o si offre per sistemare i capelli agli sfollati. Dai gemelli dell’Enzkreis tre Tir con tende e brandine. La presidente Sonia Masini: “Grazie a tutti”.

Una vera e propria gara di generosità quella nata tra tutti gli italiani, e non solo, dopo le scosse di terremoto che hanno colpito l’Emilia. Tra mercoledì e ieri, al centralino della Sala operativa del Centro unificato di Protezione civile in via della Croce rossa, sono arrivate centinaia di telefonate di persone disponibili a collaborare alla macchina degli aiuti.

In sole 48 ore, ben 102 persone (una trentina delle quali da fuori regione: dalla Liguria alla Lombardia, alla Sicilia) hanno manifestato la propria disponibilità a ospitare sfollati, mettendo a disposizione complessivamente 260 camere per una capienza di circa 560 posti-letto: si va da stanze singole a case singole, fino ad arrivare a due hotel e una palestra.

Sempre tra mercoledì e giovedì, sono stati invece 83 (una cinquantina dei quali da fuori provincia) i professionisti tra architetti, geometri e ingegneri che hanno telefonato per mettersi a disposizione per sopralluoghi a strutture residenziali private e capannoni.

Almeno 500 persone hanno invece telefonato per sapere come fornire un concreto aiuto: singoli, famiglie, gruppi di amici, ma anche aziende. Una per tutte, la Bottega gastronomica, che ieri al campo di Rolo ha cucinato tortelli per 70 sfollati , lasciandone altri 50 chili per i prossimi giorni. Sabrina, una parrucchiera di Casalgrande, ha invece telefonato per recarsi un giorno in una tendopoli al servizio delle sfollate.

“Fin da martedì la macchina istituzionale coordinata dal Centro operativo di Protezione civile chiamata a fronteggiare questa prima fase di emergenza è stata operativa, i campi di accoglienza allestiti a Reggiolo e Rolo sono stati allestiti da subito sulla base delle indicazioni delle Agenzie nazionale e regionale di Protezione civile – dichiara la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini – Importantissimo, come sempre, è stato il contributo dei volontariato garantito dal Coordinamento delle associazioni, che in tante altre emergenze in altri territorio ha dato dimostrazione di grande professionalità. Proprio per questo, volontari o donazioni generiche e improvvisate non servono, questa provincia e questa regione hanno da tempo strutture di Protezione civile di grande qualità, ma non posso che rivolgere un ringraziamento davvero di cuore alle tantissime persone che da Reggio e non solo in queste ore hanno manifestato la propria generosità”.

E un ringraziamento particolare, ovviamente, va ai ‘gemelli’ tedeschi della Provincia dell’Enzkreis che già mercoledì sera hanno fatto arrivare al Centro unificato di Protezione civile di Reggio Emilia tre tir con 300 posti-letto completi. Dopo un contatto telefonico tra i presidenti della due Province, Karl Rockinger e Sonia Masini, nel giro di pochissime ore – “a conferma di come i gemellaggi ‘veri’ siano tutt’altro che inutili” – i vigili del fuoco, coordinati dal responsabile Christian Spielvogel, hanno caricato 300 brandine con relative tende da 8 e da 12, complete di illuminazione, sacchi a pelo, coperte e cuscini. A Reggio per manifestare la propria solidarietà, anche il responsabile dell’Ufficio tecnico di Villa Sant’Angelo, il comune dell’Aquilano dove la Provincia di Reggio Emilia ha contribuito alla costruzione dei poliambulatori e dove, per mesi, la nostra Protezione civile ha gestito una delle principali tendopoli abruzzesi.